In tema, va detto, con molto stupore, ma, con grande dolore, che al solo accenno fatto dal ministro Tremonti di un taglio dello scandaloso costo della politica, apriti cielo! Lampi, fulmini, tuoni e saette sono comparsi lungo tutto l’arco costituzionale, da destra (si fa per dire) e da sinistra.
I politici sono insorti in modo arrogante e pretestuoso:qualcuno ha detto ci voleva che lavorassero gratis, qualche altro ha osato dire che la manovra era frutto di una mente un po’ strana, qualche altro illustre rappresentante di questo mondo, inviso a tanti italiani, ha dichiarato che, in caso di taglio di auto blu, avrebbe viaggiato in Smart.
Nessuna solidarietà a Tremonti, la proposta si è enormemente allargata, tanto che il ministro è stato costretto, a ritirare i provvedimenti doverosi a carico di deputati e senatori per limitare i privilegi, per non urtare la suscettibilità delle Camere di appartenenza, gelose delle loro prerogative.
Sono stati intanto, purtroppo accantonati provvedimenti per la abolizione degli enti inutili, delle province, delle comunità montane (alcune istituite anche in zona marina). Questi signori non si toccano!
E come se questo, per me disgustoso spettacolo offerto dai politici, non bastasse, viene dalla stampa la diffusione di un comunicato redatto da una associazione di parlamentari cessati dall’incarico(vale a dire, per molti, trombati), che mette in guardia chi di dovere dal toccare l’assegno, che a questi signori arriva mensilmente come pensione ( anche se qualcuno di questi ha fatto il parlamentare anche per un solo giorno), perché a dire delle associazioni, altrimenti si verrebbe a collidere addirittura con principi costituzionali, atteso che l’assegno è garanzia dell’indipendenza di questi ex parlamentari (indipendenza da chi?)
Vengono nel frattempo, continuamente erogate pensioni, del tutto legittime, ma discutibili a carico di personaggi, come le pensioni di euro 5000 circa al mese, che viene puntualmente riscossa da Oscar Luigi Scalfaro, in aggiunta a quella di Senatore a vita, per aver fatto costui il magistrato per soli 36 (trentasei) mesi. Legittima per carità! Ma chi paga?
E intanto si discute se toccare o meno gli indici di rivalutazione delle pensioni di circa cinque milioni di italiani, si aumenta la tassa di bollo di circolazione, si aggrava la fiscalità dei carburanti. Tutto lecito.
Ai poveri cittadini tartassati dalla casta dei politici, non rimane che la verbale protesta con senso di vero voltastomaco.
Le elezioni si avvicinano, che siano l’unica arma posta nelle nostre mani per dire, una volta per tutte, basta ai privilegi, basta alla arroganza, basta a questa casta di nominati, che fanno il bello e il cattivo tempo, fregandosene delle esigenze dei poveri cittadini.
Antonio Zarone