
La locale sezione di Forza Italia, attraverso un manifesto di cui abbiamo dato notizia, espresse tutto il disappunto per i provvedimenti assunti dalla Giunta Comunale, su proposta dell’assessore al bilancio Eduardo Sacco, in materia di tasse comunali.
La risposta di Sacco non si fece attendere e punto per punto fornì la sua versione sui punti contestati rinviandoli al mittente attraverso un proprio manifesto giallo ed un comunicato stampa. La cosa evidentemente non è risultata gradita a Forza Italia, quel voler assegnare responsabilità soprattutto di tipo politico, nel caso specifico a Berlusconi, da parte di un assessore esterno alla Giunta comunale. La vicenda ha prodotto una approfondita analisi all’interno del partito forzista e seppure con qualche distinguo sulla forma ma non nella sostanza, la conclusione è stata una reazione dura, puntigliosa che, attraverso altro manifesto, pone seri interrogativi ai destinatari e probabilmente lo scontro non finisce qui.
Vendendo alla polemica in corso, e volendo completare l’informazione per chi il manifesto di Forza Italia non ha avuto la possibilità di leggerlo, riepiloghiamo per sommi capi quanto contenuto nel documento politico, Sacco aveva impostato il suo manifesto sui paradossi, ed i paradossi sono stati utilizzati da Forza Italia per rispondere al loro interlocutore.
I paradossi di cui si sarebbe macchiato Sacco sono in ordine:
– La convivenza in Giunta con il cognato Mario Migliozzi, definita “politicamente immorale”
– L’attribuzione a Berlusconi della responsabilità di aver aumentate le tasse sulla casa, cosa invece realizzata dall’allora Primo Ministro Mario Monti
– Affidati sempre alle stesse ditte i lavori del comune, ditte che hanno fiancheggiato l’attività di “Un’opportunità per Teano”
– Disattesi gli impegni assunti in campagna elettorale sulla conservazione dei beni archeologici con la perdita di un finanziamento di 350 mila euro e conseguente perdita per l’economia locale e di posti di lavoro
– Di aver depennato dal bilancio la voce relativa alla manutenzione della caserma dei carabinieri con il conseguente rischio di chiusura e trasferimento in altra sede
Il manifesto continua con un giudizio poco lusinghiero sulla gestione del sindaco Di Benedetto definita fallimentare e si conclude riportando una frase del Cardinale Rischelieu che in un giudizio ebbe a dire: ”Il bene lo ha fatto male, il male molto bene!”
Se la chiusura può intendersi come avvertimento, c’è da attendersi a breve un’altra comunicazione politica a mezzo manifesto, come si usava una volta.
Severino Cipullo


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