Non tutti possono vedere la quarantena come un momento piacevole per godere della famiglia. C’è chi vive in un inferno. Un inferno fatto di violenza dentro alle mura domestiche, una prigione ancora più dura, inasprita da questa situazione di convivenza forzata. Purtroppo non si placano i casi di violenza sulle donne. L’ultima vittima, una dottoressa di Messina che ha perso la vita proprio ieri, strangolata dal fidanzato. Il numero 1522 è sempre attivo. Ma come invocare aiuto se si è costretti a vivere a stretto contatto con il proprio carnefice? Dalla Spagna é arrivata una buona soluzione, nata dalla collaborazione tra le associazioni in difesa delle donne e le farmacie: visto che si può uscire solo in casi di stretta necessità, e comprare farmaci é una necessità, basterà utilizzare la parola in codice “mascherina 19” per far scattare il protocollo di aiuto. Sarà infatti il farmacista che avviserà la polizia e chiederà un intervento. Sperando che l’iniziativa superi presto i confini, ci teniamo a ricordare alle donne che NON SONO SOLE. Denuciate, non subite, non accettate. Se vi picchia NON È AMORE. Se vi umilia NON È AMORE. Se non vi rispetta NON È AMORE. Amore é risate, sorrisi, carezze, sguardi complici, tenerezza ma MAI PAURA.
Maria Flora Grossi