È l’ultimo abominevole comportamento assunto da aspiranti amministratori di questa città o da aspiranti “politici” che mirano esclusivamente ad una loro visibilità per potersela poi vendere al maggior offerente per trarne un congruo vantaggio anche procrastinato.
Lo si mette in atto per ostacolare l’avversario, facendosi credere fino all’ultimo suo sostenitore e passare poi ad altro schieramento; o per calunniarlo, mettendo in campo voci che giornalisti un po’ maldestri non perdono occasione di raccogliere; o per indebolirlo offrendo la loro collaborazione abbondantemente screditata; o, infine, per rafforzare e dare conto della forza numerica dell’ennesimo gruppo politico al quale hanno aderito solo una settimana prima, con quanto credito di coerenza e signorilità non sapremo mai!
Mestatori della peggior risma, ipocriti dalla facile menzogna, indecisi cronici e pavidi congeniti, opportunisti interessati ed egoisti, stupidi seriali ed inconcludenti si agitano ormai da tempo affermando e smentendo, smentendo ed affermando, sostenitori di tutti e di nessuno, di tutto e del contrario di tutto, parolai imbecilli.
No! Amici, no! Teano non ha bisogno di loro; come non ha bisogno della incapacità di chi ha già dimostrato di esserne abbondantemente fornito durante il trascorso triennio amministrativo. Chi è stato causa diretta o indiretta, attori autori e soggettisti di quella triennale pantomima amministrativa di bassissima lega, abbia la dignità di restarsene a casa e di tacere. Abbiano la personale rispettabilità che si deve a chi, avendo sbagliato, riconosce i propri torti; abbiano il sacrosanto pudore di vergognarsene e di non produrre altri danni.
Abbiano il sacro orgoglio di non svendere quel poco che resta di una città, che pure fu grande, ai maneggioni della politica regionale il cui “spessore politico” spesso non è più grande di quello di un semplice e buon Consigliere Comunale.
Fate almeno questo regalo a Teano, a parziale riparazione di tutti i danni che le avete prodotto.
Almeno non svendetene anche le macerie; dateci la possibilità di ricostruire su di esse una nuova Teano, quale sempre è stata nei pensieri e nella volontà dei suoi uomini migliori.
Fatelo per carità di Dio, perché con le vostre chiacchiere potreste convincere i credenti in Lui e forse anche i suoi ministri, ma certamente non Lui medesimo: siatene certi.
Claudio Gliottone