Certo bisogna essere dotati di una forza sovrumana per non scantonare, per controllare il nostro già labile equilibrio psicologico di fronte a ciò che mai ci saremmo aspettati di dover commentare! È risaputo che le campagne elettorali si sono da sempre caratterizzate per strategie più o meno “sleali”, “scorrette”, “manipolatorie”, ma, in virtù di una sacrosanta e a tratti esasperata democrazia, permettere che una Città intera debba essere offesa, vilipesa, denigrata, umiliata e beffeggiata ad opera di giullari, nani e ballerine, con un latente substrato psicopatologico, è davvero troppo! La follia di Nerone era perlomeno giustificata dalla sua autorità monocratica di imperatore, così pure quella degli psicopatici dittatori che si sono succeduti nella storia. Vedi Mr. Putin & Co… Ma quelli erano dittatori!!! Non erano stati autorizzati dalla “democrazia”!!! Qui, in virtù di quest’ultima, alcuni si possono prendere la licenza di “imporre” (dittatura della psicopatologia democratica?) e ad “imporsi” pur non dotati di senso di responsabilità, di equilibrio, ma soprattutto in assenza di serietà! Come se il popolo tutto, avesse gli “anelli al naso”! Ma per favore!!! Sappiamo bene quando descrivevamo certi atteggiamenti da saltimbanchi o da giullari come, qualcuno, impietositosi di fronte ai nostri giudizi “tranchants”, molto probabilmente ci ha giudicato saccenti o arroganti. Ma se ciò è successo invitiamo quei concittadini tanto “caritatevoli” a giudicare gli ultimi episodi che stanno caratterizzando il “circo” della campagna elettorale per l’elezione a Sindaco di Teano. Naturalmente, gli autori di certi episodi, come gli Imperatori erano “giustificati” dalla loro autocrazia, devono essere “giustificati” dalla propria “inconsapevolezza” della irrazionalità. “Signore, perdona loro che non sanno quel che fanno”. In breve, veniamo al dunque. In data 01.05.2022, riceviamo richiesta di pubblicazione di un Comunicato Stampa di rettifica di notizie, da parte del Candidato a Sindaco, Dr. Fabrizio Zarone. E la motivazione principe di tale richiesta era una dichiarazione, giudicata senza testa, né collo e assolutamente arbitraria dell’ex Sindaco, Dino D’Andrea, data “in bocca” ad un pregevole Quotidiano On Line il quale giustamente pubblica, vista la dichiarazione virgolettata e documentata. Insomma, D’Andrea, si sveglia di buon mattino, e, con sua singolarissima ed autonoma iniziativa, dichiara: “In questa prossima ed imminente campagna elettorale per le amministrative della mia (autocrazia?) Città di Teano, sosterrò lo schieramento che sarà guidato dall’avvocato Fabrizio Zarone, persone di grandi qualità professionali e morali. Per supportare ulteriormente questo mio sostegno, metterò a disposizione (autocrazia?) le candidature di mia madre (Rosaria Picierno, n.d.A.) e di Nicola Faella, Coordinatore della Protezione Civile di Teano che in tutti questi anni ha dato moltissimo per questa Città”. A seguito di tale dichiarazione, non solo è seguito il Comunicato Stampa del Dr. F. Zarone di diniego alla partecipazione di ex (A)amministratori nella sua Lista, bensì giunge un’altra misteriosa smentita da parte del Sig. N. Faella, il quale, a sua volta, dichiara di non aver mai dato alcuna disponibilità di candidatura! E da qui, si è tentato persino di addebitare ogni colpa al collega Antonio Migliozzi! Ora per completezza di informazioni e per serietà (serietà!) professionale veniamo agli antefatti. Il giorno 29 aprile, memori delle lotte intestine tra D’Andrea ed il suo Partito (PD), cosa per la quale non rinnovò nemmeno la tessera, non ci ha stupito la notizia che l’On.le Clemente Mastella, lo accoglie tra le sue braccia “Noi di Centro”, nominandolo Presidente del Partito a Teano ed affiancandogli il suo ex Vice Sindaco, Francesco Magellano con il ruolo di segretario cittadino e la sua ex assessora Antonella Compagnone, nel ruolo di vice segretario. E sempre per completezza di informazioni e per serietà (serietà!) professionale, dobbiamo aggiungere che il Magellano, da tempo, va strombazzando di aver “già quasi completata una propria lista” con la quale presentarsi alla Candidatura di Sindaco! Questa cosa era antecedente alla sua adesione a “Noi di Centro”. Quindi, ora, la sua lista verrà abortita o verrebbe strombazzata sotto il vessillo di “Noi di Centro”? Che bailamme! E, continuando, sembra che D’Andrea, evidentemente non ancora completamente “svezzato”, prima candida la sorella alle Elezioni Regionali, poi, in altra dichiarazione, l’avrebbe proposta quale candidata a Consigliera Comunale. Ora tutto ciò, nemmeno questo è vero, proponendo, invece, la madre Rosaria Picierno! E, cosa politicamente ancor più illogica, così facendo taglia dalla competizione elettorale il suo ex Vice Sindaco Magellano e la sua ex Assessore Compagnone che lo hanno seguito nell’avventura di “Noi di Centro”. “In questo manicomio succedono cose da pazzi!”, diceva il buon Totò. Noi, invece, che siamo saccenti ed arroganti (ma perlomeno ne siamo consapevoli…), di fronte a questi esempi di perdita della “bussola mentale”, continuiamo a supporre di trovarci al cospetto di un “latente substrato psicopatologico”, possibile e concretizzabile solo in virtù di una “esasperata democrazia”. E, visto che a Teano è permesso tutto ciò, non ci meraviglierebbe se qualcuno, grazie alla citata “dittatura della psicopatologia democratica”, munito di mandolino, come fece Nerone con la lira, dia fuoco all’intera Città di Teano. In effetti se l’autocrazia è una forma di governo in cui un singolo individuo detiene un potere illimitato (Nerone, Hitler, Stalin, Putin, etc.), qui ci troviamo di fronte, non solo ad una consolidata “autocrazia familistica”, da cui anche le attuali lotte “fratricide” che animano l’azione politica teanese, bensì ci troviamo di fronte anche ad una pseudo forma di “autocrazia democratica”. O no? Faccio e disfaccio, dico e contraddico, smentisco, mi propongo e propongo, mi defilo e mi reinserisco, affermo e sconfermo, all’infinito. “Seguì un disastro, non si sa se dovuto al caso o alla perfidia del principe, ma certamente più grave e più spaventoso di ogni altro che si sia mai abbattuto su Roma per la violenza del fuoco” (Tacito, Annali, XV, 38.1.).
Pasquale Di Benedetto