Il tema emerso in quasi tutti gli interventi ha riguardato la carenza degli strumenti e più in particolare del personale in grado di far funzionare la giustizia, a fronte di un incremento degli affari giudiziari, sia in campo penale che civile. Si assiste sempre più alla diminuzione del personale addetto.
Ha introdotto i lavori il sempre verde presidente dell’associazione “Alto Casertano” avv. Federico De Pandis che tra le tante attività svolte è da annoverare anche quella di giudice onorario presso il mandamento della Pretura di Teano ed ha sottolineato in maniera forte il grave danno che ha subito l’intero territorio con la chiusura dell’ospedale di Teano, che senza dubbio era una delle poche eccellenze sanitarie presenti nel territorio campano. I lavori sono stati moderati dal Dott. Giovanni Caparco GIP presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, il quale, con statistiche alla mano, ha dimostrato come nell’ultimo decennio gli uffici giudiziari siano stati svuotati del personale necessario per il normale andamento della funzione giurisdizionale. Va, per motivi di sintesi, evidenziato che gli interventi succedutisi, in particolare quello dei giudici cassazionisti Dott. Antonio Corbo e Paolo Di Marzio, hanno avuto un apprezzato consenso dai numerosi operatori della giustizia presenti in platea specialmente quando hanno evidenziato che il cittadino non riesce a soddisfare le proprie esigenze, specialmente nei giudizi civili, perché diventa difficile mettere in esecuzione le sentenze. Tra gli altri sono intervenuti il Dott. Adelchi D’Ippolito, procuratore aggiunto presso il tribunale di Venezia, il quale ha evidenziato che i tempi della giustizia in Italia sono inferiori rispetto a quasi tutti i paesi europei ed ha suggerito una maggiore velocizzazione essendo tre gradi di giudizio eccessivi. Per l’avvocatura è intervenuto l’avv. Ciro Balbo il quale ha sottolineato che esiste un divario tra i poteri dei giudici rispetto a quelli conferiti ai difensori, basti pensare che quasi sempre nei provvedimenti legislativi, che dovrebbero favorire il cittadino imputato, viene quasi sempre utilizzato il verbo “potere” anziché “dovere”.
L’amministrazione comunale presente quasi al completo con il sindaco Ing. Nicola Di Benedetto che ha fatto gli onori di casa ed ha consentito ai partecipanti di poter ammirare i tesori presenti nel museo archeologico di Teano, illustrati in maniera ineccepibile dalla professoressa Carmen Autieri. Erano presenti tra gli altri il comandante della compagnia dei carabinieri di Capua Francesco Mandia, il maresciallo della stazione dei carabinieri di Teano Tommaso Forziati, il responsabile del commissariato di Sessa Aurunca Dott Stragliano, il comandante della forestale Salvatore Licciardi ed il comandante della guardia di finanza di Sessa Aurunca.
Si è avuta netta l’impressione finale di aver assistito ad un convegno utile per focalizzare l’attenzione su di un argomento che, oltre ad essere attuale, è fondamentale per immaginare una giustizia più vicina ai cittadini.
Sergio Balbo