Ho assistito alla manifestazione dell’inaugurazione della nuova Biblioteca Diocesana Teano e Calvi e sono rimasto colpito dalla massiccia partecipazione corale dei cittadini alla cerimonia e dalle parole, alcune dovute e di prammatica, delle Autorità che hanno promesso interventi, appoggi ed iniziative. In particolare ho scoperto nel Vescovo Aiello una vena laico-religiosa che sinceramente non mi sarei aspettato; fortunato segno che i tempi impongono necessarie revisioni storiche e culturali nonché persone all’altezza del cambiamento. I teanesi debbono essere grati a don Aurelio de Tora per il sacrificio fatto dallo stesso a favore della collettività dedicando anni di lavori, sofferenze e passioni alla raccolta dell’imponente massa libraria per la maggior parte di natura religiosa dispersa nel corso dei secoli nei due seminari di Teano e Calvi, nonché in tante parrocchie e nelle librerie personali di appassionati religiosi. La raccolta ha infatti il pregio, sia pure indiretto, di aiutare gli studiosi ad aprire nuove visioni sulla cultura locale nonché offrire spaccati originali di documentazione storica locale. Passando al merito debbo tuttavia esprimere tutta la mia preoccupazione per il futuro di una ingente raccolta di libri al momento solo marginalmente utilizzabili dai lettori, dagli studenti e dagli studiosi.
In occasione della visita delle diverse sale e dai colloqui avuti con i giovani volontari che hanno assistito don Aurelio, mi sono reso conto che alcune iniziative sono davvero indispensabili e condizionanti per il futuro stesso della biblioteca destinata altrimenti a trasformarsi in deposito librario. – Attivazione di una adeguata sala di lettura e consultazione dei testi agevole e gradevole, sia pure sacrificando altri spazi, e di una segreteria di accoglienza e consulenza libraria. – Attivazione urgente della catalogazione non solo per autore ma anche per materia utilizzando l’ormai indispensabile supporto informatico (i computer dedicati sono clamorosamente insufficienti) avvalendosi del personale qualificato e volontario, oggi già disponibile, mediante l’avvio di specifici progetti culturali (il sindaco ha promesso aperture anche in questo senso) nel rispetto del verace detto: senza soldi non si cantano messe. – Attivazione di un collegamento informatico con le altre biblioteche zonali, in particolare la Biblioteca comunale Tansillo, allo scopo di creare una rete di conoscenze e di culture locali fruibile dagli studenti e dai cittadini interessati. – Programmazione di intesa con le Direzioni Scolastiche di visite studentesche miranti alla conoscenza ed utilizzazione della nuova biblioteca allo scopo di incentivarne l’utilizzo. – Pubblicazione di un bollettino informativo da destinarsi ai cittadini con notizie sui libri presenti e sulle manifestazioni organizzate – Conferimento a don Aurelio del titolo del Bibliotecario Onorario.
Chiedo veramente troppo o è l’essenziale perché gli sforzi di don Aurelio non finiscano nel vuoto?
Nando Corrado