Alcuni giorni fa demmo notizia del crollo di parte di un cornicione dalle parti di calata S.Pietro. I calcinacci precipitarono nel vicolo cieco dove fortunatamente era parcheggiata un’auto ma non c’erano persone in giro. L’auto fu sommersa dalle pietre ma si disse che poi tutto sommato meno male che non c’era nessuna persona lì sotto.
Ci si augurò che i tecnici comunali o chi di dovere intervenissero per mettere in sicurezza l’immobile fatiscente dai cui cornicioni risultavano situazioni ancora critiche che potevano precipitare da un momento all’altro.
A distanza di circa un mese la situazione, nonostante le assicurazioni dei tecnici, come ben si evince dalle foto allegate, è ancora come allora ed il pericolo è sempre presente ma con un’aggravante che sotto quel cornicione, in quella stradina ci abita una famiglia di rumeni.
La vita umana è sacra, qualunque sia la razza e la nazionalità. Ma, indipendentemente da tutto questo, la messa in sicurezza degli immobili è uno dei doveri prioritari dei pubblici uffici e la mancata applicazione delle relative norme dovrebbe sollecitare qualcuno ad intervenire con provvedimenti esemplari.
Rosa Chirico