Da lunedì 25 u.s. gli studenti dell’Istituto Alberghiero di Teano, retto dal dirigente Professor Francesco Mannarelli e da martedi 26 u.s. gli studenti dell’ISISS Ugo Foscolo retto dal dirigente prof.Alessandro Cortellessa hanno occupato i rispettivi istituti e dichiarato lo stato di agitazione.
A leggere le loro motivazioni, contenute su altrettanti volantini fatti circolare nell’ambito scolastico, ci si accorge che solo uno è l’argomento in comune: la legge di stabilità o finanziaria del 2014, naturalmente per la parte che riguarda il finanziamento alla scuola privata a discapito di quella pubblica. Per il resto le motivazioni sono diverse, i giovani dell’ITISS per esempio, per riempire di contenuti la loro occupazione hanno inserito all’ordine del giorno alcuni punti da approfondire come la vicenda appresa dai giornali sull’attività industriale autorizzata dalla Regione Campania nel settore dei rifiuti, ubicata sul territorio teanese e la necessità di intervenire per lo smaltimento dei rifiuti speciali dell’ex fabbrica La Precisa S.p.A.
All’istituto Alberghiero invece si è puntato soprattutto sull’organizzazione di forum di approfondimento di alcune materie, alcune anche non necessariamente di tipo didattico.
Una protesta che si è diffusa a macchia d’olio in molte provincie del territorio nazionale ma che assume, soprattutto nella nostra regione, una caratterizzazione particolare che i giovani vogliono sottolineare ed è la tragica e umiliante situazione delle terre dei fuochi.
I giovani che abbiamo incontrato durante una loro mattinata di occupazione, non erano affatto sereni, vivaci come è richiesto alla loro età, forse qualche musica di troppo, come all’istituto alberghiero, ma nei loro sguardi non c’era indifferenza anzi hanno chiesto di spiegare che questa occupazione non è come le tante altre, non vogliono sottrarsi alle loro responsabilità di studenti ma intendono assolutamente richiamare l’attenzione delle istituzioni sulle loro rivendicazioni.
Oltre ai contenuto parzialmente diversi tra gli studenti dei due istituti, c’è anche una previsione di durata che differisce. All’Istituto alberghiero sono decisi a procedere con l’occupazione fino al prossimo nove dicembre, mentre all’ISIIS già oggi si registravano diversità tra gli studenti su alcune procedure utilizzate nell’organizzazione e nel mantenimento dell’occupazione e quindi è possibile che qui si decida di ritornare in anticipo alla normalità.
In tutto questo va rilevato il diverso ruolo assunto dai rispettivi dirigenti scolastici. Toni diversi quelli usati dai due dirigenti scolastici nei confronti delle famiglie dei propri studenti, ma entrambi hanno stigmatizzato l’iniziativa dei giovani occupanti che forse, soprattutto considerando il particolare momento che sta vivendo l’intera nazione, poteva assumere uno spessore meno forte di come invece si sta realizzando e naturalmente sottolineare le gravi responsabilità che i giovani si vanno ad assumere soprattutto per quanto riguarda la sicurezza durante le ore notturne, in assenza del personale scolastico.
Più dura e severa la lettera del dirigente Cortellessa dell’ ISIIS il quale, nell’annunciare la netta presa di posizione assunta dal Collegio dei docenti, che ha deliberato compatto di comminare le sanzioni contemplate nel regolamento d’istituto per i comportamenti degli alunni che non rispettano le regole che regolano la vita scolastica, ha sottolineato che il danno arrecato è incalcolabile, si legge ancora nella lettera, e non e’ concepibile che avvenga anche a causa dell’ignavia di quanti dovrebbero assolvere ai propri doveri.
A chi si rivolge non è difficile capirlo.
I carabinieri della locale stazione svolgono frequenti sopraluoghi nei due istituti, per controllare che tutto proceda senza infrangere alcune minime regole, soprattutto se si considera che i giovani, a turno, trascorrono anche le ore notturne a presidio degli istituti. La musica rappresenta la compagnia più gradita, quando non sono impegnati in corsi di lingua, esercitazioni e qualche ora con il proprio irrinunciabile, cellulare, prima di infilarsi in qualche sacco a pelo.
Certo, lo spettacolo che sta dando la nostra classe politica non è proprio esaltante e non può essere certamente indicato come esempio, i problemi che questa gioventù si trova a dover fronteggiare nell’immaginare il proprio futuro non sono rassicuranti , intanto le istituzioni scolastiche vivono un momento di grave disagio per il continuo taglio alle risorse ed altre inefficienze che subiscono come riflesso della situazione nazionale, in questo clima, forse, una pausa generale di riflessione tra tutti gli operatori ed utilizzatori della scuola sarebbe opportuna ed anche urgente.
Severino Cipullo