Dare un senso alla vita ci serve per poterla vivere, arginando il disagio che la dimensione esistenziale porta con sé. Sacro vuol dire separato, è infatti qualcosa da cui l’uomo è sempre stato lontano con timore reverenziale. Fin dal tempo dei miti si narra dei sacrifici a cui l’uomo si sottoponeva pur di tenere a debita distanza le forze degli dei. C’è una dimensione sacra, che abita l’uomo stesso, che ci spaventa più di quanto possa fare un dio , talmente tanto che le abbiamo attribuito uno stigma morale insuperabile : si chiama follia, e tutti noi consapevolmente oppure no , dobbiamo farci i conti . Quando il senso della vita non si avverte, quella parte da cui proviamo a dissociarci , emerge. Le nevrosi funzionali del nostro tempo storico ne sono il paradigma , perché è difficile stando all’inferno riconoscere in mezzo ad esso ciò che inferno non è. Se la cifra più evidente di ciò che chiamiamo progresso è il nichilismo , se la lotta di classe si è trasformata nella lotta dell’uomo contro l’uomo dove trovare possibili orizzonti di salvezza? Qualcuno lo ha fatto proprio scivolando in quell’irrazionale che ci abita , perché per quanto folle è anche ciò che ci fa amare, che ci fa creare , che ci fa scoprire il vero demone che indica il nostro cammino. Van Gogh che riesce a vedere la bellezza della notte stellata dalla finestra di un manicomio ci dice quanto a vedere la verità possa essere solo il folle. In una lettera al fratello scrive di quanto sia forte il dolore del mondo , e del suo disincanto che l’uomo possa riuscire ad arginarlo; cito :” dato che vedo tanti deboli calpestati dubito molto della sincerità di quello che viene chiamato progresso e civiltà “. Per Freud era facile conciliare le nostre esigenze pulsionali con le regole sociali, oggi se esci dalla tecnica sei fuori dal sociale, non semplicemente dall’apparato tecnico. I prodotti della tecnoscienza producono effetti che vanno ben oltre la tecnocrazia, dalla scissione dell’atomo siamo arrivati alla bomba atomica, e dalle onde elettromagnetiche dei nostri telefoni cellulari, che bombardano continuamente i miliardi di cellule che siamo, ancora non è dato sapere a quale tipo di cambiamento, anche biologico porteranno . Il tempo è massimamente velocizzato, la nostra psiche fatica a stargli dietro. Le tecnologie ci fanno muovere a 6.5 Km al secondo, col telefonino viaggiamo a una velocità di 300 Km al secondo, come facciamo a prenderci il tempo per capire cosa è giusto e cosa non lo è. Dice Einstein che la nostra mente è come un paracadute , deve aprirsi per funzionare, ma questa apertura è soggetta a una tempistica umana che non può coincidere con quella tecnica, stiamo utilizzando qualcosa che ci sta snaturando. Il pesce per diventare merce deve uscire dall’acqua, si deve staccare dalla sua natura. E’ questo che la tecnica fa di noi; una delle locuzioni heideggeriane più note di Essere e Tempo , l’opera che apre il ‘900 filosofico, dice :” dell’Essere non vi è più nulla”. Questo è il secolo che ha visto un vero e proprio cambio di paradigma dell’intera storia umana . La popolazione mondiale in poche decine di anni è passata da poco più di 1 miliardo a 7 miliardi di persone e la politica italiana è impegnata a litigare per affari di armocromia, o per i parenti decisamente poco illustri di una maggioranza che finge di non sapere che il 60% della popolazione italiana neanche ci va più a votare perché non crede più in nessun colore politico , perché con la pandemia sono nati 700 nuovi miliardari nel mondo che hanno speculato sulla pelle degli indigenti, producendo un’enorme quantità di denaro che non arriverà mai alla parte che ne avrebbe più bisogno. La destra continua con la propaganda ,vediamo dai decreti sull’immigrazione che non ci sono idee, non c’è niente dietro la propaganda con cui hanno vinto le elezioni. Salvini sorride a Marine Le Pen per recuperare un po’ di credibilità con i suoi elettori. La Meloni dice che ci mette la faccia, ma quale?Quella che annunciava i porti chiusi, i blocchi navali o quella che vantava di essere cristiana? La sinistra nata con la ratio del sostegno ai lavoratori resta imbrigliata in una globalizzazione neoliberale che continua a seminare povertà nelle fasce basse, e diseguaglianze sempre più inaccetabili. L’inflazione al carrello è al 13% , la più alta d’ Europa, la spesa militare è al 2% del pil , sono stati comprati i leopard 2,carriarmati di fabbricazione tedesca, con soldi tolti alle scuole e agli ospedali ed a una stampa degna di questo nome . La nostra costituzione ripudia la guerra , in Italia dovremmo essere tutti antimilitaristi, ma tanto per restare nell’incoerenza il nostro ministro della difesa è lui stesso un produttore di armi. La narrazione ci parla dei guai del figlio di La Russa, e delle idiozie dette da cognati e fidanzati potenti , che per quanto esecrabili per la loro gravità restano gli ultimi dei nostri problemi. Il prezzo della benzina è al massimo storico, la macchietta meloniana per le accise si è schiantata contro il duro del mondo reale che ha visto il nostro premier addirittura cancellare lo sgravio che Draghi era riuscito a fare per abbassarle. Di buono c’è che Salvini ha smesso di lanciare podcast da Lampedusa , il numero degli sbarchi lo ha visto costretto a prendere coscienza di un problema talmente radicale che non sarà certo l’agorafobia intellettuale a poterlo risolvere. Siamo difronte all’immigrazione forse più grande di sempre, l’Africa sottosviluppata per colpa di un occidente che ha creduto di essere il padrone del mondo, non è mai entrata nei programmi di sviluppo demografico, nessuno aveva previsto l’enormità del numero delle persone affamate che spinti dalla disperazione , stanno trovando la maniera di farsi sentire. Cosa vuoi fermare, cosa vuoi contenere, c’è anche una nuova speculazione finanziaria a cui i poveri fanno comodo, perché abbassano il costo del lavoro nei paese di accoglienza, generando una guerra tra poveri funzionale al sistema , che così resta il non visto, ma anche per il business delle ONG , che concorrono alla crescita di una finanza non più frutto di lavoro onesto, contribuendo a sotterrare l’economia reale a favore di rendite finanziarie di cui neanche il plusvalore arriverà mai in alcun modo a far stare meglio le vittime sacrificali di un sistema perverso che non è più di certo solo di natura economica. Un sistema che può decidere di far fallire intere nazioni servendosi del debito pubblico che rende ricattabile un pezzo enorme di umanità , trasformando la povertà nel nuovo business mondiale. Non sono mai stati prodotti tanti soldi al mondo come in questo momento, il PIL del pianeta vale 8 trilioni di dollari, vale a dire 80.000 miliardi di dollari, perché i poveri sono sempre di più ?Il sistema capitalistico non è più quello del libero mercato, ma quello pilotato dalle 10 banche che governano l’intero pianeta . E noi occidentali ancora parliamo di diritti umani? E di quanto siano cattivi i paesi autocratici? Ci definiamo comunità internazionale arrogandoci il diritto di decidere cosa è meglio per l’intero pianeta. Naturalmente all’occasione facciamo affari con paesi che non sanno neanche cosa siano i diritti umani, ma questa è un’altra storia. La nobile democrazia d ‘oltreoceano è stata l’unica al mondo a usare la bomba atomica ma i cattivi sono sempre quelli che non la pensano come noi. Non facciamo che vantaci di essere democratici ma in Italia sono quatto le elezioni affrontate con leggi anticostituzionale , quando andiamo a votare in questo scenario la parte democratica è già stata tolta,i primi delle liste a colpi di mattarellum e rosatellum saranno eletti checchè ne dica la sovranità popolare. Ma noi continuiamo a vantarci di una democrazia dai cui codici passa la dittatura del dollaro . Le pecore hanno tanta paura del lupo, ma è sempre il pastore a portarle al macello. Rousseau ci aveva insegnato che vivere in una società significa stipulare implicitamente un contratto sociale, che senso ha parlare di società civile se chi sta bene non da una mano ai meno fortunati. Per uscire da un reale distopico come il nostro, occorrono visioni alternative, idee nuove, è proprio delle nuove generazioni concepire mondi nuovi, sono i giovani la massima forza fisica, intellettuale, biologica , sessuale di una società , come può salvarsi un paese che rinuncia alla sua massima potenza sul campo . I giovani sono inquieti per natura, perché sentono di avere la forza per poterlo cambiare il mondo, da sempre questa è loro prerogativa. Da quando il figlio più famoso della storia dell’uomo, nato da una giovane donna e da un umile falegname, segnerà l’inizio della storia moderna , a contare non è l’ essere credenti oppure no, tutti saremmo tenuti a misurarci con un fare umano inarrivabile e a seguire quell’unica direzione possibile per edificare la propria vita, che non è necessariamente quella dei testi sacri, ma abita quell’irrazionale da cui noi scappiamo per la sua insondabilità .Io non credo fosse intenzione di Gesù fondare una religione, come fai a istituzionalizzare l’amore? Era semplicemente questo che sarebbe bastato , amarci. I grandi pensatori precristiani non hanno avuto la fortuna di poter far parte di questa storia massimamente edificante per l’uomo, lo stesso Platone o Aristotele hanno dovuto fare a meno di tanta sapienza, nonostante siano considerati i padri del pensiero umano. Il nostro Dante è talmente cosciente di quanta bellezza venga dall’evento che fa nascere la storia come qualcosa di iscritto in un disegno escatologico che vede l’uomo parte di un programma di salvezza, che chiederà aiuto a Beatrice per poterla maneggiare senza lasciarsi sopraffare .E’ per quello che ci dice che non siamo fatti per esser come bruti , ma per seguire virtù e conoscenza. I figli sono il focus della vita, una società che non ha cura dei suoi figli non può avere nulla di sano, ma neanche di umano. I giovani hanno il diritto di partecipare a quella staffetta umana, cominciata più di 2000 anni fa nella più umile delle dimore. Devono sentire viva l’esigenza di strapparci quella fiaccola, che nelle nostre mani corre il rischio di spegnersi per sempre. Sarebbe ora di presentare loro Mazzarò, così da poterli convincere che in qualsiasi modo l’uomo scelga di vivere , arriverà a un capolinea dove la sua volontà smetterà di poter volere e che la bramosia del possesso non potrà salvarlo. Esanime Mazzarò tenterà di portare con se tutta la sua roba, comprese le sue galline e i suoi tacchini, nell’esclamazione conclusiva che Verga drammaticamente gli fa dire : “roba mia vientene con me “. Lasciare un mondo decente ai giovani sarebbe stato un obbligo morale , che avrebbe onore la grande storia umana dalla quale tutti noi proveniamo, sarebbe stato un valido motivo per dare significato al tempo che ci viene assegnato e avremmo avuto la certezza di non averlo sprecato , trovando quella gratificazione per cui tanto ci affanniamo . Abbiamo lasciato che lo spazio del sacro fosse invaso dal profano ,che anche il tempio fosse messo in vendita, che lo stesso uomo assumesse la forma merci proprio come qualsiasi altro bene di consumo, scambiando la ricchezza autentica con la ROBA di Verga . Transazione ecologica, green economy , energie alternative sono tutte iniziative dello stesso capitalismo che inventa un politically correct ad uso e consumo di un sistema eticamente corrotto, che prova a mostrarsi corretto rimaneggiando il vocabolario .In realtà sono forme di business della finanza neoliberista che nasconde con nobili ideali , veri e propri obiettivi misantropici. Le parole camminano con noi, con la nostra storia , siamo noi ad essere parlati dal linguaggio e non viceversa , basterebbe ascoltarci meglio per evitare il black out cognitivo studiato alla lettera dall’informazione compiacente e da una politica in parte vittima di un radicale cambio di paradigma che non la vede più come il luogo delle decisioni . Nessun governo ha mai portato risultati apprezzabili neanche sull’ urgente smaltimento delle contrali nucleari ,né hanno messo in sicurezza i rifiuti radioattivi che sono negli stessi bidoni da 60 anni. Di concreto c’è solo il costo sostenuto per la Sogin di 4 miliardi e mezzo, che per il 2018 avrebbe dovuto smantellare le centrali e invece è stata commissariata poco prima che calasse il silenzio su tutta la vicenda. I sogni sono il teatro della follia, ma a guardarci bene intorno l’uomo folle oggi è quello che da sveglio è capace di realizzare scenari distopici ,molto più crudi di qualsiasi incubo. Sarebbe interessante sapere se a Davos , al forum economico mondiale , per migliorare le condizioni del mondo, dove tutti i multimiliardari sono arrivati con i loro aerei privati ,in perfetta linea col vero intento della transizione ecologica, hanno mangiato scarafaggi e ottime cavallette fritte o la solita banale aragosta , visto che da sola comunque non potrebbe mai salvare l’habitat dei nostri mari .Diceva Primo Levi “ occorre diffidare da chi cerca di convincerci con strumenti diversi dalla ragione. Quello che si sta globalizzando è la povertà, i neoliberisti non hanno più nulla da privatizzare ,di aria c’è ne ancora troppa ,non può ancora essere vendibile , è la povertà il nuovo obiettivo dell’ultima speculazione finanziaria in uno scenario perverso antisociale e autodistruttivo. E’ necessario darci una bella svegliata ,per poter poi fare ancora bei sogni, provando ad uscire da quella massa acefala, ipnotizzata da una narrazione che scambia le vittime con i carnefici ,che ancora non sa cosa sta succedendo e non sa neppure di non saperlo.
ANNA FERRARO