All’interno del Vangelo di Luca, durante il discorso della montagna, Gesù pronuncia la frase: “come potrai dire al tuo fratello “permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nell’occhio tuo c’è la trave?”. Partiamo da questa premessa. E ricapitoliamo. Il Decreto di attuazione del 19/04/1988 (Decreto Bindi, n.d.r.) della Legge 8/4/1988 sugli Standard Ospedalieri recita: la complessa manovra di riequilibrio dei posti letto del territorio nazionale che comprende la soppressione dei presidi con meno di 120 posti letto e che vede interessati 257 istituti per un totale di 18.443 posti letto da disattivare o riaccorpare, dovrà garantire nell’ambito di ogni Regione l’attuazione dell’indice medio di 6,5 posti letto tra pubblici e privati (questi ultimi calcolati al 50%) per 1.000 abitanti. “Come è noto, il Ministro della Salute, in un’intervista a “La Repubblica” dei primi di luglio scorso, ha affermato che non sarebbe stato effettuato nessun taglio obbligatorio dei piccoli ospedali per iniziativa ministeriale, ribaltando alle Regioni l’obbligo di razionalizzare la rete ospedaliera e verificare la funzionalità delle piccole (quante?) strutture” (Plinio Pinna Pintor – 23.01.2013). Dunque, da qui abbiamo appreso due cose: 1) La soppressione degli Ospedali con meno di 120 posti letto e meno del 75% del tasso di utilizzo fu ad opera del Ministro Rosy Bindi (in quota PD n.d.r.); 2) non era stato previsto nessun taglio obbligatorio dei piccoli ospedali per iniziativa ministeriale, ribaltando alle Regioni l’obbligo di razionalizzare la rete ospedaliera. E fin qui dove tutto cominciò. Quindi, settembre 2009, “La Giunta della Regione Campania ha deliberato definitivamente, nel quadro del ri.assetto territoriale regionale degli Ospedali, la chiusura totale degli Ospedali di Teano e Capua, in provincia di Caserta, nonostante le richieste dei sindaci e della popolazione interessata”. La Giunta Regionale “attuativa” era presieduta da Antonio Bassolino (in quota PD n.d.r.)! Lo stesso Bassolino che cancellò con un colpo di matita la fattibilità di un nuovo Ospedale a Teano (Taverna Zarone)! E, per correttezza di informazione e di cronaca dobbiamo comunque registrare come vi fu anche una certa critica da parte della deputata Pina Picierno (in quota PD n.d.r.): «Va stigmatizzata con forza la cancellazione del servizio di pronto soccorso e l’assenza di trasparenza nella scelta. Il progetto doveva essere condiviso con la popolazione: presenterò un’interrogazione parlamentare al fine di chiarire i motivi di questa scelta». Una interrogazione della quale non se ne è avuta conoscenza di alcuna risposta…. Fatto sta che in un solo baleno furono completamente soppressi gli Ospedali di Roccaromana, Teano e Capua. Una vera e propria desertificazione assistenziale ospedaliera per circa 100 mila abitanti da Capua fino a Rocca d’Evandro. “Alle Regioni l’obbligo di razionalizzare la rete ospedaliera…..!!!”
Ora, lungi da noi fare strumentali polemiche, oggi (26.02.2024) tutta la Regione Campania è stata tappezzata da manifesti “terrorizzanti” con il logo della Regione Campania che additano l’attuale Governo, reo e colpevole di tutti i mali della sanità nostrana. Quello stesso Governo che sarebbe l’artefice di una pressante Autonomia Regionale. Ovvero quella stessa autonomia che già nel 2009 “ribaltando alle Regioni l’obbligo di razionalizzare la rete ospedaliera e verificare la funzionalità delle piccole (quante?) strutture”, permise alla Regione Campania di sopprimere i PP.OO. di Roccaromana, Teano e Capua. Quella stessa autonomia, ancora oggi, e con un’altra Giunta Regionale a guida PD, con la quale si ha piena “autonomia” in materia di organizzazione, pianificazione, distribuzione ed assunzioni in materia di Sanità. Quindi, leggendo quei manifesti, e con un residuo di capacità rimasto di intendere e di volere, come si fa ad affermare che “Il Governo Meloni, chiude i Pronto Soccors(o)i?”. A noi Teanesi, se memoria non ci inganna, come abbiamo visto, risulta che i Pronto Soccorso (Teano, Roccaromana, Capua) già li soppressero una certa Rosy Bindi (in quota PD n.d.r.) ed un certo Antonio Bassolino (in quota PD n.d.r.). O no? Ovvero, l’attuale Giunta Regionale, anch’essa a guida PD, come affermò Gesù, non si avvede del fatto che è pateticamente artefice della frase: “come potrai dire al tuo fratello “permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio”, mentre nell’occhio tuo c’è la trave?”. Ci piacerebbe, a tale proposito invitare l’attuale (A)mministrazione (in quota PD n.d.r.) e l’attuale compagine di opposizione ad un confronto stimolatore sul tema del “perché anche Teano continua a soffrire di Sanità” e, magari, cogliere l’occasione per donare qualche altra Cittadinanza Onoraria.
Pasquale Di Benedetto