Ricapitolando (ns. del 02.02.2024), il Tar Campania n. 00631/2024 Reg. Prov. Coll. N. 04289/2023 Reg. Ric. a seguito di ricorso ad opera della Consigliera Comunale Daniela Mignacco avverso il Comune di Teano (amministrazione) e per il quale il Tar in sintesi così si è espresso “…..Nel caso in esame, le illegittimità lamentate col ricorso introduttivo e con i successivi motivi aggiunti fanno riferimento al mancato rispetto dei termini entro cui l’ente comunale avrebbe dovuto fornire l’integrale documentazione a supporto della discussione e della deliberazione sul rendiconto di gestione, sul DUP e sul bilancio di previsione….. È del tutto evidente che questi rilievi realizzano – laddove fondati – una lesione delle funzioni legate all’ufficio, in quanto privano nella sostanza il consigliere di ricevere adeguata e tempestiva conoscenza di aspetti essenziali relativi all’attività ed alla vita dell’ente con compromissione del pieno e completo esercizio della carica rappresentativa” (ns. del 30.01.2024). Cioè, Il TAR Campania accertava che l’(A)mministrazione si era resa artefice di “una lesione delle funzioni legate all’ufficio” oltre a una “compromissione del pieno e completo esercizio della carica rappresentativa” e l’(A)mministrazione stessa, capovolgendo di sua sponte tale evidenza afferma che da ciò ne deriva un “grave pregiudizio per l’Ente” (!!!). Infatti, il Consiglio di Stato a cui si era rivolta l’Amministrazione di Teano avverso la decisione del TAR Campania, ha sospeso gli effetti della sentenza del Tar stesso che vedeva l’annullamento del Rendiconto di gestione 2022, D.u.p e bilancio di previsione triennale 2023/25. Fin qui la cronaca “giudiziaria” e ritorniamo tra i banchi del Consiglio Comunale del 20.02.2024, allorquando la Consigliera Maria Paola D’Andrea, all’inizio della seduta, dopo le interrogazioni (primo punto all’o.d.g.), appena il Presidente ha dato lettura del secondo punto all’ordine del giorno “Approvazione del Rendiconto della gestione per l’esercizio 2022, ai sensi dell’Art. 227, D.Lgs. n. 267/2000. riapprovazione a seguito della sentenza del Tar Campania (sezione prima) n. 631/2024″, ha presentato la prima pregiudiziale che ha argomentato, dapprima ponendo il problema relativo alla possibilità di approvare o meno quel tipo di proposta di delibera, successivamente ha rappresentato la mancanza di alcuni atti relativi al rendiconto di gestione, come già rappresentato in sede di prima approvazione nel giugno 2024. Dopo l’intervento di D’Andrea il Presidente ha sospeso la seduta (la maggioranza si è consultata in aula) per circa 10 minuti. Ripresa la seduta la maggioranza ha posto ai voti la pregiudiziale e l’ha chiaramente bocciata. Hanno espresso voto favorevole i soli consiglieri di minoranza. È stato allora che D’Andrea si è allontanata dall’aula dichiarando di non voler partecipare alla votazione relativa all’approvazione della proposta. Rientrata, ha presentato la seconda pregiudiziale, Terzo punto all’ o.d.g. D.U.P. 2023-2025. “Riapprovazione a seguito della sentenza del Tar Campania (sezione prima) n. 631/2024″ sempre argomentando e ponendo gli stessi dubbi della precedente pregiudiziale, circa la possibilità di approvare quel tipo di proposta, e lamentando il fatto che come per la prima approvazione, neppure questa volta è stata data la possibilità ai consiglieri di presentare eventuali emendamenti non rispettando di fatto il regolamento di contabilità dell’Ente. Inoltre, si è soffermata sulla questione dell’approvazione del Dup e dello schema di bilancio nella stessa seduta di giunta (a suo avviso se non si attende l’approvazione del Dup in consiglio come si fa ad approvare in giunta anche gli schemi di bilancio?) richiamando, così, i riferimenti posti nella pregiudiziale stessa. Nuovamente il Presidente ha sospeso il consiglio per oltre 40 minuti (mentre la maggioranza si riuniva in segreteria con il segretario). Rientrati in aula, nonostante si fosse proceduto nuovamente all’appello, prima di porre ai voti la pregiudiziale della Consigliera D’Andrea. Questa volta la maggioranza non ha espresso voto contrario ma, astenendosi, ha preferito rinviare il punto all’o.d.g.. Ritorneremo sicuramente sull’argomento, poiché, anche in questo caso non ci “vediamo chiaro” a causa di nebbia e fuliggine intorno all’intera vicenda.
Pasquale Di Benedetto