A conclusione di una vita di ricerche alla scoperta di Teano antica fu
pubblicato postumo lo studio ancora ricercato del Canonico De Monaco
Teano Osco e Romano. Dovendo ottemperare a quanto promesso ad
Armandino glielo feci fotocopiare e glielo portai su un vassoio
d’argento in compagnia di Enrico, inestimabile Amico d’infanzia.
Armandino , cui brillavano gli occhi diventati quasi a mandorla per il
grande piacere, agguantò le fotocopie, biascicò un grazie e sospirò.
Interpretai il sospirone come nostalgica espressione per la Teano che
fu e quella ormai trasformata da amministrazioni “espressionistiche”
Guido compreso in una disastrata casa colonica , alias MASSARIA. Non
sto a cincishiare, causa noia e disgusto, sottolineo solo , avendolo
già espresso 2 anni fa estensivamente, le concordanze comportamentali
dell’amministrazione Zarone con quella attuale.
Il cavallo di battaglia di entrambe erano gli impiegati, per cui l’obiettivo era :
sbarazzarsene presto e bene. In realtà le tare erano e sono ben
altre. Ma, la politica dello struzzo è comoda e inoffensiva. Tornando
a Teano e alla sua storia il canonico puntualizza nella introduzione
che: Le notizie di un millennio di storia , dalle origini italiche
alla caduta di Roma. Dalla umili capane ai superbi monumenti romani,
dalla strenua lotta per l’indipendenza e lo splendore dell’arte
ellenistica e romana, sono pagine di Storia che non si leggono senza
ammirazione e profonda emozione; pagine eroiche….” Invita i giovani a
studiare e conoscere Teano perché“ Chi a vent’anni non sente vibrare
il cuore per qualche cosa bella e buona…. Per lui fa notte innanzi
sera.” Le raccomandazioni di Don Arminio non restarono inascoltate
vennero Zarone, Cipriano, Alfredo a scrivere e a cantare Teano. Una
schiera di poeti tra cui troneggia per qualità espressive e tecnica
raffinata il Direttore Gattola l’ha enfatizzata nobilmente. Due
proloco attive si scervellano per iniziative di ottimo livello, De
Simone e soci si inventano la festa cioccolattiera che l’anno scorso
ha riscosso consensi da stadio e Di Benedetto lo mette con signorile
eleganza alla porta. Cioccolantonio non si arrende e quest’anno gioca
da solo e farà gol. Il Presidente Giarrusso fa miracoli col Campanile
e le sue geniali iniziative, i giovani di Teano in movimento con
Ermanno , Gaetanino , l’archeologo Raimondo e molti altri
reinterpretano brillantemente l’archeologia e la Storia antica del
Paese. Sono delle turbine, chi potrà fermarli? Suderanno ancora ,
giocheranno da campioni, otterranno risultati “ E sarà questa , la
ricompensa più ambita a una nobile fatica ben meritevole di
ammirazione e di sinceri consensi. ( Mons. Sperandeo in premessa) .
Mentre Di Benedetto proclama soave: “Per quanto riguarda me
personalmente penso che qualche errore sta nel dare fiducia in certe
situazioni a persone che potevano fare e non hanno fatto. Naturalmente
l’errore base è, quando parlo di errore parlo di me, di aver forse
troppo sopravalutate le mie competenze nel campo dell’amministrazione.
Io ho una esperienza fatta come burocrate non certamente da politico.”
Illustre Ingegnere, le pagine eroiche sono ben altre e si continuano
a scrivere, sommessamente, gratis e con amore. Per sua e nostra
buona sorte.
*Nota a margine:
Se ho dimenticato per fretta, distrazione o
dimenticanza, qualche benemerito che scrive e opera coi fatti per
il Paese, , chi vuole può integrare notizie su “il Messaggio”. Sarà
accolto, come consuetudine a braccia spalancate.
Giulio De Monaco