Si narra che Giosuè Carducci abbia strappato lo statino d’esame ad un suo allievo che, pur avendo brillantemente superato la prova, lo aveva firmato anteponendo il cognome al nome. Mi chiedo cosa avrebbe fatto se quello studente, come qualcuno frequentemente fa, avesse aggiunto alla firma anche un titolo professionale! Orrore!
Bei tempi: quando lo studio era anche studio di vita e non mero tecnicismo, era contemporaneamente elevazione dell’animo non meno che della mente! Ed era praticato da persone che vedevano in esso, come sostanzialmente è, un mezzo lecito, onesto e democratico, di progresso sociale , di affermazione, di crescita per sé e per il proprio contesto sociale e, nel contempo, di maturazione dello spirito destinato a guidare tutte le nostre azioni.
“Or non è più quel tempo e quell’età” giusto per riportare parole dello stesso Carducci, che certo non si firmava Giosuè Carducci Professore o Premio Nobel! E ne avrebbe avuto ben donde. Ahimè. Questo solo per far comprendere che la ostentazione di titoli in qualsiasi modo acquisiti non rappresenta la meta della umana intelligenza: è vero l’esatto contrario!
Liberarsi di ogni riconoscimento burocratico, per quanto più pomposo possa essere, e presentarsi col solo proprio onorato nome e cognome, lasciando che i meriti vengano riconosciuti sulla stima personalmente acquisita, questa è la meta della vera intelligenza. Dante, Donatello, Leonardo, Michelangelo, Brunelleschi, Manzoni, Leopardi, Carducci, sono conosciuti in tutto il mondo solo con il loro nome e cognome e solo per la loro grandezza e non per alcun titolo accademico.
Mario Draghi non ha dovuto alterare alcun curriculum, come pure aveva fatto Conte: bastava e avanzava, in tutto il mondo, il suo nome e cognome.
E’ l’uomo la misura di tutte le cose, sosteneva Protagora di Abdera.
Per questo e solo per questo, caro Direttore, pur perfettamente conscio della mia abissale pochezza che mi separa da questi personaggi a da tanti e tanti altri nostri contemporanei, non posso accettare la proposta lanciata negli ultimi righi del tuo recente articolo e continuerò a firmarmi esclusivamente
Claudio Gliottone