Altro che a fari spenti. Questo signore di una certa età, barba incolta bianca, portamento distinto, dal parlare lento ma fluido, con cadenze lente e ripetizioni continue, a vantaggio di chi ascolta, questo signore che ha trascorso quasi tutti gli ultimi venti anni seduto sui banchi del Consiglio comunale con diverse maggioranze e opposizioni, con ruoli secondari o di primo piano come quello di assessore. Ha visto passare diversi sindaci dal primo Toscano a Balbo, da Picierno a Zarone e ancora Picierno, questo guerriero della politica che ha attraversato i tre quarti dell’arco costituzionale dalla DC ai popolari, dalla Margherita all’UDC, al CCD e ultimamente ritornato all’UDEUR I popolari, questo tenace servitore dello stato (è militare di carriera), questo signore dal nome certamente conosciuto ai più, Pino Pasquale, ha deciso:
“Mi dichiaro disponibile a mettermi a capo di una lista di persone che non abbiano fatto parte delle ultime amministrazioni comunali”. Tanto per essere chiaro precisa che si riferisce sia ai rappresentanti della maggioranza che a quelli dell’opposizione.
Perché questa discriminazione a priori?
“Perché ritengo che nelle ultime amministrazioni, se si è affermato il Piciernismo è perché anche l’opposizione, soprattutto l’attuale, pur avendo un mandato unico, non ha svolto il ruolo che gli è stato attribuito dall’elettorato e dunque tutti quelli che ne hanno fatto parte non potranno essere accolti nella mia lista”
I più ricorderanno che nel 2003, dopo la caduta Zarone, Pasquale Pino annunciò la sua discesa in campo come candidato sindaco, una candidatura che durò fino alla vigilia della presentazione delle liste. Si accorse di essere stato lasciato solo perché gli uomini della sua lista si erano intanto accasati altrove ed all’ultima ora si schierò con Picierno, fu eletto, assunse la carica di assessore all’ecologia ma ebbe un rapporto sofferto con il Sindaco fino alle dimissioni di assessore alla vigilia delle nuove elezioni con il suo elettorato che lo costrinse a starsene a casa.
In questi anni Pasquale Pino non è stato con le mani in mano, è ritornato nell’UDEUR partito di Mastella nel quale occupa posizioni di rilievo da coordinatore cittadino a Teano a Vice Presidente Provinciale e per finire a dirigente Nazionale. Ha fatto anche una capatina nelle elezioni amministrative di Caserta riportando circa 53 preferenze.
Oggi però Pasquale Pino è più deciso che mai a giocarsi tutte le sue carte per diventare sindaco di Teano.
“Sono stufo di organizzare il lavoro e portare sempre l’acqua al mulino degli altri. Posizioni di secondo piano non mi interessano, d’altronde si è visto con questi anni di Piciernismo, è solo il Sindaco quello che comanda e se uno vuole portare avanti un progetto che il sindaco non condivide, il progetto non lo porta avanti. Per me la Giunta ed il Consiglio comunale non hanno peso”
Non c’è bisogno di stimolarne le risposte, è un fiume in piena:
“Da quando è cambiata la legge elettorale che attribuisce agli elettori l’elezione del Sindaco, la Giunta ed il Consiglio comunale non ha più alcun peso. Tutta la responsabilità dello stato in cui siamo ridotti in questa città è tutta colpa dei vari sindaci che si sono succeduti in questi ultimi anni.”
Forse nella foga le sfugge di essere stato anche assessore della giunta Picierno per ben quattro anni e che le fu ritirata la delega. Non ci risulta che quell’amministrazione abbia lasciato qualche segno tangibile.
“Ma io ero solo assessore, non potevo incidere nelle decisioni che erano prese solo dal Sindaco”
Lei ritiene dunque di essere la persona indicata per far ripartire questa città?
“Io non credo che in giro ci sia una persona che abbia più possibilità del sottoscritto di fare il miracolo. Se qualcuno me lo presenta io sono disposto a fare un passo indietro”.
La sua sarà una lista di partito o una civica?
“L’orientamento del mio partito è di correre da soli nei grandi centri ma nei piccoli centri come Teano puntiamo ad una civica proiettata al Centro ma con simpatia a destra”
Quindi il suo progetto è partito?
“Non è il mio progetto, un gruppo di amici benpensanti mi hanno chiesto di mettermi a disposizione ed io, poiché vivo in questa città, ritengo di non potermi sottrarre, come hanno fatto altre persone che hanno abbandonato la politica. Il progetto è certamente partito e la lista è a buon punto”
Se tanto mi da tanto ci sa che i rappresentanti dei partiti o gli attuali consiglieri comunali, di maggioranza o opposizione, che avessero fatto un pensierino di costituire un’alleanza con Pino ed i suoi uomini dovranno rassegnarsi a cercare altri accordi perché si ha l’impressione che, il progetto elettorale del candidato Pino, sia basato soprattutto sul rinnovamento, nel senso di presentare al corpo elettorale facce nuove, non compromesse con le ultime amministrazioni, persone che godano di una certa credibilità.
Pino Pasquale si candida a Sindaco di Teano, con uno slogan che potrebbe recitare così: “Un vecchio uomo della politica per una politica nuova”
Figueras