Preg.mo Direttore,
anche quest’anno la Sezione UNUCI di Pordenone “M.A.V.M. Col.f.(b) Catello ARIVELLA ha realizzato giorno 8 ottobre 2017 presso il Poligono di Tiro Nazionale di Pordenone il 4° trofeo M.A.V.M. Catello ARIVELLA, gara di tiro con pistola e carabina cal. 0,22. Tale gara, come sempre, voluta ed organizzata dal vostro concittadino Col.f.(b) ris. Mario BISCOTTI.
La gara era aperta a tutti i soci effettivi ed aggregati del sodalizio, ma anche al personale effettivo delle FF.AA., ai soci delle Associazioni d‘Arma e Combattentistiche, nonché al personale in servizio dei Corpi Armati dello Stato Italiano, Croato ed Austriaco.
Alla gara hanno partecipato numerosi tiratori provenienti dal triveneto, da alcune regioni della penisola italica nonché dai confini orientali. La giornata si è svolta in un cordiale clima di cameratismo e feeling ed è servita soprattutto a rinsaldare i comuni legami di appartenenza al mondo militare.
Prima della premiazione, il Col. BISCOTTI, in un breve discorso ha evidenziato la figura della M.A.V.M. Catello ARIVELLA asserendo, tra l‘altro, che l’Ufficiale compendiava le più belle virtù tradizionali dell’Ufficiale di stampo antico, del grand’uomo e del gentiluomo, affermando che era un uomo nel senso più premiante del termine, un uomo che aveva preservato il privilegio di mantenere un cuore ed un entusiasmo da ragazzo.
Catello era un Ufficiale con trascorsi bellici, ha combattuto in Spagna ed in Africa Settentrionale meritandosi promozioni e medaglie per merito di guerra; realizzando, altresì, le premesse atte a produrre le motivazioni utili al conferimento della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera di Guerra dell’8° Reggimento Bersaglieri. Fatti d’arma avvenuti al passo Halfaia ove Catello evidenziò tutto il suo coraggio, l’eroismo di soldato e l’immenso spirito patriottico che possedeva. Catello con il suo silenzioso operare, non ha avuto altra legge se non quella dell’amor di Patria, unito a un incondizionato senso del dovere. La sua personalità e i fatti d’arma da Lui vissuti in prima persona sono la testimonianza del valore che una Nazione è in grado di esprimere nei momenti cruciali della Sua storia.
Verso la conclusione dell’allocuzione il Col. Biscotti ha proferito che: oggi non si ricorda solo Catello, ma i tanti, ignoti Eroi che seppero sacrificarsi per il grande e sublime ideale di Patria, che donarono tutta la bellezza dei loro vent’anni.
Dulce et decorum est pro patria mori! Chi per la Patria muore, vissuto è assai! Mors vestra nostra salus! Nessun sacrificio è inutile. E la gratitudine di chi rimane verso chi giace deve essere eterna!
Concludendo ha detto:si oggi ricordiamo attraverso le memorie dei superstiti, tutti gli “oscuri figli del popolo” che si illuminarono della luce del loro eroismo donando luce eterna all’Italia.
Il BISCOTTI, ha concluso il suo discorso asserendo che: è un dovere morale onorare oggi la memoria di quelli che hanno immolato la vita per la grandezza della Patria.
Alla manifestazione era presente la diletta figlia della M.A.V.M. Catello ARIVELLA, Signora Luciana che ha consegnato il “TROFEO ARIVELLA” alla prima squadra classificata e il nipote del fratello della M.A.V.M., Col. f. (alp.) t.ISSMI Antonio ARIVELLA attuale Comandante del 7° Reggimento Alpini in Belluno. Antonio è intervenuto alla cerimonia con gioia in quanto è stata anche l’occasione giusta per ritrovarsi in un ambiente familiare.
Oltre al trofeo sono state consegnate coppe e ricordi in occasione della giornata celebrativa.
Al termine, come sempre, la Sezione UNUCI di Pordenone ha offerto a tutti i partecipanti il tradizionale pranzo.
La Segreteria UNUCI di Pordenone.