Riteniamo di dovere delle spiegazioni ai nostri lettori sul perché le pagine e sono centinaia, di intercettazioni sulla vicenda giudiziaria che vede coinvolti 53 indagati, tutti di Teano, sul problema edilizio, non trovano spazio sul nostro giornale.
Alcuni pressano perché vengano resi noti stralci di intercettazioni, quelli più significativi, riferiti a personaggi che rivestono funzioni pubbliche, perché anche l’opinione pubblica si possa fare un’idea di cosa veramente accadeva negli uffici comunali e negli studi professionali in quel periodo, passato sotto la lente d’ingrandimento dei due Pubblici Ministeri sammaritani. Altri ci consigliano di essere prudenti perché non è ancora ben chiaro l’indirizzo processuale che la vicenda potrà avere dopo che si sarà pronunciato il GUP.
Noi autonomamente abbiamo deciso di non pubblicare neanche una virgola delle centinaia di pagine messe a disposizione degli indagati e dei loro difensori, a meno chè non si tratti di commentare o riprendere pubblicazioni di altri giornali . E questo non perché vogliamo proteggere questo o quello, non perché abbiamo una nostra precisa idea sulle singole responsabilità di tipo penale. Semplicemente perché al momento è solo materiale messo a disposizione del giudice che deve valutare se e chi rinviare a giudizio. Cosa accadrà dopo al momento non ci è dato saperlo.
Non ci sfuggono comunque le responsabilità politiche di un certo modo di amministrare, non intendiamo sottovalutare le responsabilità di quanti in questi lunghissimi anni non sono stati in grado di fare approvare il PGR ora PUC, questa è una responsabilità aggravata dal fatto che su questa materia si sono costruiti impegni elettorali e forse anche il presupposto per quanto è accaduto. Ma queste sono responsabilità che devono trovare la loro individuazione e definizione in altra sede, non certamente in un’aula di Tribunale.
Non ci sfugge, se la “vox populi” ha un peso, l’idea di certi comportamenti sussurrati, per dirottare, blocccare, consigliare, influire nella materia che ha sostituito l’agricoltura a Teano nel primato dell’economia, cioè l’edilizia.
Ciò nonostante abbiamo deciso di attendere che la giustizia faccia il suo corso perché sarebbe molto grave mandare in pasto all’opinione pubblica spezzoni di conversazione, inevitabilmente manipolate se non pubblicate integralmente, cosa praticamente impossibile.
Piuttosto auspichiamo che i tempi della giustizia siano rapidi perché questa vicenda ha già provocato profonde lacerazioni, prodotto notevoli danni di tipo economico alle famiglie colpite dal provvedimento di sospensione dei lavori, alle imprese che hanno dovuto sospendere la loro attività, al clima di fiducia che dovrebbe regnare tra i cittadini ed i loro amministratori, tra i tecnici pubblici e quelli privati.
Una giusta e rapida conclusione di questa vicenda potrebbe favorire lo svelenamento del clima pesante che ormai da qualche anno pesa sulla nostra città come una cappa cupa che non lascia passare i raggi del sole.
Ci auguriamo che questa precisazione valga anche per quei due signori che ritengono il nostro silenzio complice perchè favorisce i responsabili del sacco di Teano. Alcune volte ci vuole una bella faccia tosta per fare certe affermazioni.
Figueras