Risale alla fine degli anni “70 il Piano di Fabbricazione tuttora vigente; tale strumento è, per definizione, da considerarsi transitorio, in attesa della redazione di uno strumento urbanistico generale (P.R.G.; ora P.U.C.). Ma, per Teano, nulla di più definitivo è stato il transitorio.
Tale documento, oltretutto, è stato spesso diversamente interpretato nel corso della sua lunga vita, generando in tal modo confusione, tra cittadini, tecnici ed amministratori.
Dalla fine degli anni “80, le Amministrazioni che si sono succedute hanno inutilmente tentato di dotare
Tutte hanno miseramente fallito quello che era l’obiettivo numero uno del loro programma elettorale. Nella sua lunga, infruttuosa gestazione, più di un tecnico si è avvicendato nel tentativo di stilare un documento degno di approvazione (nell’ultimo decennio, l’incarico è stato più volte dato al medesimo professionista, premiato, nonostante le precedenti bocciature dei suoi elaborati).
A tal proposito, va evidenziato il fiume di denaro pubblico impiegato nel redigere atti che, alla fine, sono diventati carta straccia; in particolare, la bocciatura dell’ultimo PUC presentato era una morte annunciata tenuto conto che le osservazioni dei cittadini e delle varie associazioni, fatte nel 2007, non sono state prese in nessuna considerazione dagli Amministratori e di conseguenza nemmeno dal redattore del piano.
Nei dettagli, ricordiamo le osservazioni fatte da un pool di associazioni di Teano, il cui contenuto è compendiato dall’opuscolo denominato “I venti chiodi del PUC” a cura di Fernando Zanni, Alfredo Balasco e Martino Amendola. In tale libretto venivano evidenziati i principali punti deboli di un elaborato apparso fin dall’inizio approssimativo e inadeguato.
Dato atto ai curatori del pregevole lavoro, di aver bene individuato ed evidenziato i punti critici del progetto di Piano, a distanza di quattro anni dalle citate osservazioni, abbiamo perso, ormai, l’ultima speranza di avere in tempi brevi uno strumento urbanistico in grado di far crescere la nostra città. Questa è solo l’ultima di una serie di sconfitte di cui dobbiamo, purtroppo, prendere atto, grazie ad un governo della città, sostanzialmente nelle mani di poche famiglie, rappresentate dalle solite, stereotipate facce, che si sono alternate nel corso degli anni, scambiandosi di ruolo, alla guida di Teano.
E’ ora che i cittadini si riapproprino della loro bella Città, assumendo il ruolo di attori e di soggetti attivi nella stesura del futuro strumento urbanistico; è inutile insistere, come intenzione dell’Amministrazione su di un PUC nato male, bocciato in pieno dalla Regione che ha “demolito” la relativa VAS, elemento fondamentale e propedeutico al Piano stesso : Bisogna avere il coraggio e l’onestà di ricominciare da zero, a partire da una condivisa Valutazione Ambientale Strategica.
Noi dell’Italia dei Valori auspichiamo una presa di coscienza collettiva dei problemi attuali della città, la cui soluzione passa attraverso l’adozione di uno “strumento” con il quale sia possibile ricostruire il passato,
Facciamo, inoltre, notare che anche
Attualmente ci viene offerta, dalla Comunità Europea, un’ulteriore possibilità attraverso l’Agenda 21 locale, che prevede, in sintesi, di incrementare la qualità sociale, economica ed ambientale degli insediamenti umani e gli ambienti di vita e di lavoro delle persone; sviluppare la cooperazione tecnica ed il partenariato fra la comunità ed i settori pubblico e privato; promuovere la partecipazione di tutta la comunità e nello specifico dei gruppi portatori di interessi particolari nel processo decisionale, come donne, bambini, anziani e portatori di handicap.
Prendiamo atto che, nei mesi scorsi, l’Agenda 21 è stata presentata dall’Amministrazione Comunale; auspichiamo che, quanto prima, si costituisca il “forum” e quindi si realizzi, per la prima volta, un effettivo coinvolgimento di tutta la comunità.
Italia dei Valori – Circolo di Teano