Come già noto l’8 gennaio 2020 è partita la seconda fase del reddito di cittadinanza con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, dopo un accordo tra ministero del Lavoro e Comuni, del decreto attuativo in cui si prevede che i beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a svolgere lavori di pubblica utilità all’interno dei progetti utili alla collettività. Tali lavori vengono svolti in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni. Riteniamo, perciò, di fondamentale importanza ricordare, ancora una volta, ai beneficiari che qualora uno dei componenti del nucleo familiare si rifiutasse di accettare la condizione stabilita dal decreto questo determinerebbe la decadenza del reddito.
Pasqualino Tammaro