Arriva un giro di vite sui dipendenti pubblici, con un codice di comportamento che – fra le altre cose – prevede l’obbligo di astenersi in caso di conflitto di interessi, divieto di accettare doni di valore superiore a 150 euro e nuove regole di trasparenza per i dirigenti, anche in materia di auto di servizio. Queste le principali novità contenute nel Codice di comportamento dei dipendenti pubblici approvato in Consiglio dei ministri, in linea con le raccomandazioni Ocse in materia di integrità ed etica pubblica.
SI ARRIVA AL LICENZIAMENTO – I dipendenti che violano il codice rischiano sanzioni che arrivano fino al licenziamento. L’illecito disciplinare derivante dalla violazione di un dovere di comportamento previsto dal codice va accertato all’esito del procedimento disciplinare regolato dalla normativa vigente, e il tipo di sanzione disciplinare concretamente applicabile, va rinvenuto nei contratti collettivi e nella normativa, anche regolamentare, vigenti in ciascun settore. Si deve tenere conto, anche ai fini dell’entità della sanzione, del pregiudizio, anche morale, arrecato al decoro o al prestigio dell’amministrazione. E nei casi più gravi o in caso di recidiva si può arrivare alla sanzione del licenziamento senza preavviso.
CONFLITTO DI INTERESSE – Nel caso in cui si profili il rischio di conflitto di interesse, i dipendenti pubblici dovranno astenersi da qualsiasi atto del proprio ufficio. Si fissano gli obblighi di comunicazione, a carico del pubblico dipendente, relativi a tutti i rapporti di collaborazione e ai conflitti di interesse, diretti e indiretti: la questione riguarda chi lavora nella pubblica amministrazione, ma anche i suoi parenti, gli affini entro il secondo grado, il coniuge o il convivente, che abbiano avuto negli ultimi tre anni con soggetti privati. Inoltre, in presenza di un conflitto di interesse, anche potenziale, in cui siano coinvolti interessi personali, il dipendente ha il dovere di astenersi dal compiere qualsiasi atto del proprio ufficio. I dirigenti, prima di assumere le funzioni, dovranno comunicare all’amministrazione la propria situazione patrimoniale, le partecipazioni azionarie e gli interessi finanziari che possono porlo in situazioni di conflitto di interessi. I dipendenti pubblici dovranno avere il rispetto dei vincoli posti dall’amministrazione nell’utilizzo del materiale o delle attrezzature assegnate ai dipendenti per ragioni di ufficio, anche con riferimento all’utilizzo delle linee telematiche e telefoniche dell’ufficio. Inoltre, gli impiegati pubblici dovranno attenersi agli obblighi di comportamento in servizio nei rapporti e all’interno dell’organizzazione amministrativa e dovranno comunicare la propria adesione o appartenenza ad associazioni e organizzazioni (esclusi partici politici e sindacati) i cui ambiti di interesse possano interferire con lo svolgimento delle attività dell’ufficio.
AUTO E REGALI – È previsto il divieto per il dipendente di chiedere regali, compensi o altre utilità, nonché il divieto di accettare regali, compensi o altre utilità, salvo quelli d’uso di modico valore (non superiore a 150 euro), anche sotto forma di sconto. I regali e le altre utilità comunque ricevuti sono immediatamente messi a disposizione dell’Amministrazione per essere devoluti a fini istituzionali. Il dipendente utilizza i mezzi di trasporto dell’amministrazione a sua disposizione soltanto per lo svolgimento dei compiti d’ufficio, astenendosi dal trasportare terzi, se non per motivi d’ufficio: le macchine vanno usate solo per lavoro, e non per altri scopi. Un po’ tutto il codice comportamentale (in particolare, la parte relativa ai regali e alle auto di servizio) lascia perplessi, perché si tratta nel complesso di regole semplici e scontate: era così necessario un codice comportamentale? Davvero serviva mettere per iscritto norme così ovvie per chi lavora in un’azienda privata o in un ente pubblico?
Fonte: www.sicurauto.it – Redazione