“Scrivo forse da idealista, ma perché, invece di voler per forza cercare alleanze e condizionamenti vari non pensiamo che, aldilà di presunte relazioni o affiliazioni parentali e non, la lista sia formata da giovani coraggiosi, che hanno voglia solo di lavorare per riportare Teano a condizioni di vivibilità e di prestigio. Tutti i componenti della lista sono giovani e affermati professionisti che aspirano solo ad agire per risollevare le sorti di un territorio con enormi potenzialità, e poter offrire ai loro figli, che in questo paese ci cresceranno, di vivere in un ambiente sano e vivibile”.
Giuseppina Faella
Gent.ma Giuseppina, abbiamo ricevuto e pubblicato la Sua garbatissima “riflessione” che attiene, evidentemente, a quanto da noi pubblicato relativamente all’abito “politico-ideologico-genealogico” dei Candidati nella Lista dello stimato Avv. Giovanni Scoglio. Lei inizia con il chiedersi se eventualmente è una “idealista”. Probabilmente, non conoscendomi, non sa che chi Dirige questo Giornale, in quanto ad “idealismo” ne ha bevuto a litri già fin nel latte materno. Ahimè. Ma questo ci fa onore. Sa, perché anni fa, ho abbandonato la vita politica attiva? Semplicemente perché un caro amico di partito, ebbe a farmi notare che ero un “puro”, indi per cui la politica per me…… In quanto, quindi, a “Tutti i componenti della lista sono giovani e affermati professionisti che aspirano solo ad agire per risollevare le sorti di un territorio con enormi potenzialità, e poter offrire ai loro figli, che in questo paese ci cresceranno, di vivere in un ambiente sano e vivibile”, non abbiamo alcun dubbio sulla loro squisita “onestà intellettuale”. Proprio per questo, Gent.ma Giuseppina, a causa del vissuto e subìto nostro “idealismo” vogliamo fornire loro (?) ulteriori elementi a salvaguardia della loro “onestà intellettuale” rispetto a “…cercare alleanze e condizionamenti vari non pensiamo che, aldilà di presunte relazioni o affiliazioni parentali…”. Come abbiamo scritto “Di buone intenzioni è lastricata la strada per l’inferno” e, spesso, ingenuamente, si rischia di diventare “burattini senza fili”. O, per meglio dire, ha mai visto un eschimese che fa la siesta? Cordialità e grazie.
Il Direttore