Eppure le candidature dovrebbero essere un fatto condiviso, una scelta che tenga conto dei pareri delle persone che poi dovrebbero votarli, con gli iscritti ed i simpatizzanti di questo o di quel partito che si riuniscono per decidere.
Da noi non è così. Anzi, se qualche volta il povero cronista politico riesce ad avere una soffiata vincente, apriti cielo. Partono le indagini per capire chi è stato e chi ha parlato. Ma come? E’ possibile che una candidatura comporta tutta questa tensione? Che sarà mai. Tutti abbottonati, nessuno che ti fa un’anticipazione e allora noi ci dobbiamo arrangiare con il ragionamento e ragionando, ragionando arriviamo a queste conclusioni.
Fino a questo momento, per le prossime provinciali non si conosce ancora il nome del candidato alla Presidenza della Provincia, anche se il più accreditato sembra essere l’Onorevole Mimì Zinzi, dell’UDC. Questa candidatura dovrebbe resistere sia se l’UDC farà l’accordo regionale con il PDL e si se questo accordo non si farà, perché don Mimì, il Presidente lo vuole fare e lo vuole fare anche se l’UDC non fa l’accordo.
Possibili antagonisti nell’area PDL sarebbero, in ordine di probabilità, il senatore Pasquale Giuliano, Presidente della Commissione Lavoro del Senato, il sindaco di Pignataro Maggiore Magliocca o l’On. Sarro di Piedimonete Matese. I nomi di Landolfi e Coronella sono stati fatti solo per compensare i nomi degli ex Forzisti.
E a Teano che si dice? A Teano si dice che Raffaele Picierno sarà candidato per il PD, tagliando le ali alle speranze dei vari Giorgio, Pentella, Magellano e Palmiero. Il dottore Maurizio Simone sarà candidato per l’IDV, il geometra Dante De Fusco candidato per il Nuovo PSI, mentre sono in arrivo i nomi dei candidati di Forza Nuova, Rifondazione Comunista, Roberto Boragine per l’UDC (non c’è niente di certo) di certo c’è invece che l’UDC di Teano, chiunque sia il candidato alle provinciali, voterà comunque per il candidato di centro destra e forse Pino Pasquale per l’UDEUR
E il PDL?
Fino ad oggi i vertici del PDL hanno fatto finta di partecipare con interesse alle varie riunioni organizzate, prima da Emiddio Scoglio e poi da Pasquale Pino per conto dell’UDEUR. Due progetti apprezzabili ma irrealizzabili per la incapacità da queste parti di trovare un punto di sintesi tra tante individualità incompatibili con un progetto aggregante.
Sta di fatto che, mentre si faceva finta di dialogare, ognuno si ritagliava i propri spazi. E in casa PDL le riflessioni sono state anche troppe, tra i giovani della Giovane Italia che si sforzano di apprendere in fretta le regole della politica ma poi si trovano soli a dovere decidere cosa fare e viene fuori il nome di Enzo Tranquillo, che però non convince i grandi, che lanciano i nomi di Fabiano Cirelli, Gino Gelsomino, Bruno Gliottone,dati in pasto alla stampa ma si capisce subito che non sta lì la soluzione. Il coordinatore Roberto Conca convoca riunioni, incontri più o meno segreti, partecipa a tutti gli incontri organizzati di qua e di la della provincia, insomma diventa visibile . Intanto Robbio, il sindaco di Vairano, viene marcato a vista per evitare qualche prurito provinciale e fa sapere di non essere interessato, De Angelis coordinatore PDL di Vairano, dopo un giorno di gloria su un giornale locale, scompare definitivamente dalla scena.
. A questo punto il gioco è fatto, il PDL a Teano, dopo le affermazioni alle ultime politiche nazionali ed europee, non può lasciare il campo libero al PD e deve trovare assolutamente una soluzione da contrapporre al PD.
In questi casi che si fa? Chi si assume la responsabilità di rappresentare questo partito e sfidare il maggiore antagonista che risponde al nome di Picierno, attuale sindaco della città? Chi fino ad ora ha mostrato di avere le maggiori ambizioni per provarci ancora una volta?
Ma si, avete capito. Stiamo parlando del dottore Roberto Conca, attuale coordinatore cittadino della PDL. E’ lui che un tentativo lo ha già fatto la volta scorsa ma, come spesso è accaduto, non riuscì a conquistare i voti degli altri comuni e il tentativo fallì. Si dirà che in mancanza di alternative convincenti si è puntato sulla candidatura istituzionale. Che è l’unico che può tenere insieme le varie anime del PDL. Chissà cosa ne pensano i Toscano, i D’Aiello e le tante persone che non sono state coinvolte in questo processo di aggregazione.
Aspettiamo le prossime ore per sapere se abbiamo vinto qualche cosa. Intanto sarebbe ora di smetterla con questo giochetto dei nomi. Non è più tempo di strategie che non rendono nulla alla politica che vorrebbe invece, in questi giorni, si parlasse di programmi, sulle cose da fare per la scuola, le strade, la sanità ed i tanti problemi che affliggono la nostra provincia, classificatasi ancora una volta penultima, nella graduatoria sul livello economico e la qualità della vita nelle province italiane.
Figueras