E dopo la costituzione della nuova Ascomart che fa capo al Presidente Angelo Sirignano, ha preso corpo e sostanza il Consorzio per la gestione del Centro Commerciale naturale.
Forse è meglio anticipare ancora una volta, per chi non avesse ancora avuto modo di aggiornarsi sulle novità che stanno interessando il settore del commercio e dell’artigianato, alcune tappe fondamentali che hanno preceduto la costituzione di questo nuovo soggetto, il Consorzio.
La presenza ormai su tutto il territorio nazionale di grandi strutture commerciali, i famosi Ipermercati, hanno di fatto spogliato i centri urbani di molte attività avendo catalizzato l’attenzione del consumatore essenzialmente verso questi grossi bacini mercantili. Questa osmosi ha impoverito e non poco l’attività commerciale praticata all’interno delle città ma principalmente i centri storici, fortemente penalizzati. Sono stati allora immaginati i Centri Commerciali Naturali che si propongono di fare ne più e nemmeno che quello che fanno i grandi ipermercati, solo farlo in altro modo, in altro luogo, cioè lasciando le cose così come sono, ognuno a casa propria nella propria città, nel proprio centro storico. Ma, immaginare però un’attività commerciale svolta con criteri diversi e investendo anche risorse che non dovranno essere necessariamente solo finanziarie, ma anche indirizzate alla formazione degli operatori, all’innovazione, alla promozione, alla cooperazione, insomma immaginare di essere un unico corpo.
Il Centro Commerciale Naturale ha però delle regole come quella della individuazione dell’area specifica che per Teano è Via Garibaldi, il Corso Vittorio Emanuele, Via Roma e Via Nicola Gigli e la condivisione dell’idea di un numero minimo di operatori che per Teano è stata abbondantemente superata. Sono previsti fondi regionali parte per contributi ai singoli operatori e parte per la riqualificazione della zona interessata e parte ancora per iniziative collettive in materia di attrattiva e marketing. Ma, tutto ciò presuppone che ci sia una figura giuridica in grado di gestire questa complessa materia che non può essere affidata alla sola associazione dei commercianti, e qui compare il Consorzio. Inizialmente ha seguito l’evolversi della situazione in posizione attenta ed interessata ma non in primo piano poi, quando le cose sono diventate più complesse, è stato prima interpellato come esperto ma poi costretto ad assumersi la responsabilità in prima persona della presidenza del costituendo Consorzio, e stiamo parlando del Dottor Eduardo Sacco, noto commercialista teanese, attento conoscitore della realtà economica e studioso delle normative economiche e finanziarie. “Non potevo sottrarmi alla responsabilità di mettere a disposizione di questo nuovo soggetto associativo la mia esperienza ed il mio impegno personale- la premessa del Dottore Sacco- L’occasione è di quelle da non perdere assolutamente perché la crisi del commercio in particolare, ma economica in generale, impone di assecondare queste novità che servono a ridare linfa ad un settore certamente in grave crisi”- Può bastare una iniziativa legislativa per cambiare il modo di fare ed interpretare il commercio? Sacco risponde senza titubanze:” Certo che no. Ci vuole condivisione, gli operatori devono capire che il Consorzio significherà percorrere strade diverse da quelle del passato, ognuno deve abituarsi a costruire un futuro ogni giorno, insieme agli altri, impegnando il proprio tempo anche nella formazione” e che altro? “Occorre abbandonare l’individualismo che deve regnare solo nella gestione del proprio business, per il resto deve costruire insieme agli altri le opportunità ed abituarsi al confronto, anche con realtà diverse dalle nostre, per migliorarsi”.
Altro impegno del Presidente Sacco è quello di coinvolgere sempre più soggetti in questa nuova impresa per sensibilizzare ed informare sui cambiamenti che il mondo sta subendo e che dovranno interessar necessariamente anche la nostra città.
Antonio Guttoriello