In una frazione come San Marco, dove il rispetto per i propri defunti è sacro e sentito, è desolante vedere il cimitero privo del servizio essenziale dell’acqua. I cittadini di San Marco sono stanchi di promesse vuote e parole di circostanza. Da giorni il cimitero soffre la mancanza d’acqua, una mancanza che obbliga chiunque voglia prendersi cura della tomba dei propri cari a fare i conti con secchi, bottiglie portate da casa, e tutto ciò che serve per aggirare un problema che invece dovrebbe essere risolto dalle autorità.
Non è difficile immaginare il disagio e l’umiliazione per gli anziani e i familiari che, in questo periodo di ricordo, devono affrontare non solo il dolore della perdita, ma anche le difficoltà di un servizio che non c’è. Il cimitero è uno spazio di rispetto, eppure, senza acqua, si trasforma in un simbolo d’abbandono e negligenza.
La questione, a quanto pare, non è mai stata presa sul serio dall’amministrazione. I cittadini di San Marco hanno più volte sollevato il problema, ma finora le loro richieste sono cadute nel vuoto. Ed è paradossale che tra gli amministratori ci sia chi rappresenta la stessa frazione, e che dovrebbe farsi portavoce delle esigenze dei cittadini. Nonostante questo, ancora nessun intervento concreto. C’è davvero l’intenzione di rappresentare San Marco, o si tratta solo di un titolo vuoto?
Possibile che l’amministrazione si giri dall’altra parte anche in un periodo così delicato, come quello delle commemorazioni? Il silenzio delle autorità è assordante, e ai cittadini sembra quasi di essere stati dimenticati. Ma non è forse dovere dell’amministrazione garantire i servizi essenziali anche in frazioni come San Marco?
Forse qualcuno in municipio ha perso di vista il proprio ruolo.
La Redazione