Dopo la pubblicazione dell’articolo “Donna denuncia il Comandante dei Vigili Urbani di Teano” siamo stati presi letteralmente d’assalto da numerose segnalazioni di persone che sono state direttamente o indirettamente coinvolte nella triste serata di martedì sera, allorchè una pattuglia di vigili Urbani si è aggirata per le strade del centro ed ha sanzionato un certo numero di macchine parcheggiate in zone a disco orario senza l’esposizione del disco o in divieto di sosta.
La reazione degli automobilisti, in molti casi, non era tanto sulla sanzione che tutto sommato sembrava appropriata, ma perché risultava applicato un criterio di selezione tanto evidente da sembrare discriminatorio per alcuni a svantaggio di altri.
Un lettore ci scrive testualmente:” Questa operazione è partita dai commercianti del centro perché vogliono creare più posti ma loro sono i primi a parcheggiare le macchine per tutta la giornata e difatti nessuno di loro ha avuto mai una multa”. Un altro afferma: “Aimè ero presente alla "sceneggiata" degna di una commedia teatrale. Posso solo confermare che di macchine senza disco orario se ne sono viste molte, ma le multe erano solo su alcune. Mi chiedo inoltre come possa un tutore della legge, nella figura del comandante, agire in borghese, senza alcun cartellino identificativo. Bah!”
E ancora un altro lettore che ci chiede l’anonimato dice:” Hanno sanzionato anche la macchina di mia sorella, ho provato a protestare ma non mi hanno voluto ascoltare. Per la rabbia ho anche sbattuto l’ombrello sulla macchina”.
Forse in questa vicenda c’è qualcuno che non ha capito come funzionano le cose in una città civile. Non si può un giorno usare la carota ed un altro il bastone ma soprattutto, se si decide di usare la carota o il bastone che valga per tutti e poi qualcuno ci spieghi, perché ci sono zone della città dove è consentito fare di tutto con le auto. Provare per esempio ad attraversare di mattina la via Garibaldi? Troverete macchine a destra ed a manca ma soprattutto in curva e,come si legge in un altro messaggio, puntualmente passano i Vigili, in auto o in moto ma nessuno che si fermi per sanzionare gli indisciplinati.
Riteniamo che ormai questo argomento della mobilità cittadina sia diventato abbastanza esplosivo e forse un intervento del Primo Cittadino, compatibilmente con le sue prerogative, potrebbe invitare qualcuno a rivedere la propria strategia di comando.
Severino Cipullo