Un finale imprevedibile quello che si è realizzato ieri sera, quasi al termine del consiglio comunale che vedeva all’ordine del giorno solo due argomenti, le linee programmatiche del Sindaco Nicola Di Benedetto ela nomina dei membri della commissione per i Giudici popolari.
La seduta ha avuto inizio con la stucchevole lettura dei verbali dei consigli precedenti, una lettura che ha portato via quasi un’ora mentre montava l’insofferenza del pubblico presente. Alla richiesta del Segretario se si intendeva procedere con la lettura o la si dava per letta, la prima a rispondere che occorreva leggerli è stata la Pentella, la stessa che quando era in giunta con Picierno contestava questo atteggiamento della minoranza come una forma di ostruzionismo dannoso ai lavori del consiglio. Avremo modo di ascoltare i protagonisti del Consiglio comunale su questi argomenti procedurali e capire come e perché ritengono utile questa forma di ostruzionismo.
Niente lasciava prevedere un simile finale, le linee programmatiche sono un atto dovuto, ma anche un passaggio politico, del neo eletto sindaco che traccia i punti salienti del suo programma quinquennale e dunque, da parte delle minoranze quasi una presa d’atto, ma, a nostro avviso, senza escludere possibili osservazioni di queste ultime. L’intervento del Sindaco è stato preciso e puntiglioso, ogni argomento è stato sviscerato in ogni sua parte e per ogni argomento sono state indicate le modalità e la tempistica per il raggiungimento degli obiettivi. Si può dire, in sintesi, niente di nuovo, ma non in senso riduttivo, solo per confermare che in pratica le cose dette dal sindaco non sono altro che le stesse cose annunciate in campagna elettorale.
Tutto è filato liscio, una lunga relazione ascoltata in silenzio ed attenzione dai quattro componenti la minoranza, era assente il solo Toscano per giustificato motivo comunicato ad inizio seduta, e tutto faceva prevedere un finale senza colpi di scena ed invece così non è stato.
Il capo gruppo della lista Teano punto e a capo, Giovanni Scoglio, chiede la parola al Presidente per svolgere alcune considerazioni sulla relazione del Sindaco ma, il Presidente, fornendo una interpretazione riteniamo del tutto personale, nega la parola al consigliere Scoglio affermando che l’argomento non è oggetto di votazione, non sono ammessi emendamenti e comunque volendo possono essere presentate istanze da discutere in uno dei prossimi consigli comunali. La convinzione del Presidente Barra, ripetuta anche in altre occasioni, è che il consigliere che vuole intervenire nella discussione di un punto all’ordine del giorno deve, ad inizio seduta (o in tempi utili) farne richiesta al Presidente.
Inutile dire che Scoglio non si è dichiarato assolutamente d’accordo e, non essendo riuscito a far cambiare idea al Presidente Barra, in segno di protesta ha abbandonato l’aula del consiglio.
Raggiunto qualche ora dopo, Scoglio ha confermato la sua contrarietà alla gestione del Consiglio comunale da parte del Presidente Barra in particolare ne contesta l’assoluta rigidità nella gestione dei tempi e degli interventi fornendo, in alcuni casi, interpretazioni personalistiche del regolamento assolutamente restrittive e non condivisibili. “In sostanza questa maggioranza nel mentre a parole sembra volersi dichiarare disponibile ad agevolare un aperto confronto con la minoranza, come tra l’altro colto in alcuni passaggi della relazione del sindaco, nei fatti si mostra indisponibile e refrattaria ad ogni possibilità di dialogo”.
Il Presidente Barra si mostra invece di tutt’altro parere. Il rispetto delle regole è una delle prerogative che non intende abbandonare e nel caso specifico, trattandosi di una relazione del sindaco che non prevedeva la votazione, secondo il regolamento non sono previsti interventi nel merito. Questo il senso della dichiarazione rilasciataci al termine della contestazione subita in aula. Si mostra anzi stupito della reazione di Scoglio ma si auspica di giungere ad un chiarimento necessario soprattutto per evitare irrigidimenti dannosi ad una dialettica assolutamente necessaria per affrontare i problemi che si prospettano già nell’immediato.
Durante la seduta il Presidente Barra ha concesso la parola al capogruppo di maggioranza Adele Passaretti, delegata dal sindaco per i problemi della legalità, che ha voluto aggiornare il Consiglio sui gravi atti di intimidazione registratisi sulle Terre di Don Diana in Pugliano e delle iniziative intraprese per fronteggiare questo fenomeno negativo soprattutto per lanciare un messaggio chiaro: non ci faremo intimidire!
A.G.