Chi ci legge con continuità avrà notato che negli ultimi tempi siamo stati costretti, nostro malgrado, a trattare argomenti di ordinaria amministrazione che però sono diventati di straordinaria amministrazione. Ci sono infatti pervenute da parte di numerosi nostri lettori concittadini, svariate segnalazioni di disservizi riconducibili prevalentemente ad una scarsa attenzione della pubblica amministrazione.
Molto scalpore ha fatto la denuncia dell’ormai noto Cosimo Boragine contro lo stato fatiscente e disastroso in cui versano i marciapiedi e le strade della nostra città, ultimamente non si sono ancora sopite le proteste per come il Comune ha affrontato la prevista emergenza neve. Ma questi sono solo i due casi di maggiore clamore che hanno raccolto da parte dell’opinione pubblica molto interesse e sui quali si sono sbizzarriti un poco tutti anche coloro che a tutti i costi vogliono continuare a vedere le cose diversamente dalla realtà.
Dicevamo che questi argomenti hanno sollecitato l’attenzione anche di persone che ogni tanto ci fanno giungere i loro punti di vista su questo o quell’argomento ma, su queste ultime vicende il parere è stato unanime: scarsa attenzione della pubblica amministrazione sui problemi quotidiani dei cittadini i quali qualche volta per essere ascoltati si vedono costretti ad alzare la voce. Nessuno si aspettava una risposta ufficiale dell’amministrazione comunale chiamata in causa, se ne guardano bene, non un segnale di disponibilità da parte delle menti pensanti ed operanti del palazzo municipale ed invece ecco che ti arriva una lettera del giovane assessore al personale Sandro Pinelli che spiazza tutti.
Caricandosi sulle spalle responsabilità anche non sue, presenta pubblicamente le scuse ai cittadini per i disservizi che sono costretti a sopportare, ammette che ci sono carenze nei servizi pubblici, tenta di abbozzare una sorta di difesa dell’operato della sua amministrazione ma poi, orgogliosamente decide anche di assumere pubblici impegni, andando forse oltre quelle che sono le competenze a lui riconducibili sia per essere solo un settimo della giunta e sia per la delega che gli è stata conferita, come assessore al personale. Posizione apprezzabile, credibile? Tempestiva o fuori tempo massimo?
Troppo tardi, tuona Cassandra in uno dei suoi articoli più intensi; non credibile da parte di Gelsomino e Corbisiero che però attendono il Pinelli alla prova pratica e ritengono dubbia la finalità del politico di Casafredda in prospettiva elettorale. Che fare, lasciare il dubbio nella mente delle persone, ho insistere con Pinelli per capire meglio il senso delle sue pubbliche dichiarazioni?
Abbiamo preferito, come al solito, dare voce ai diretti interessati e dunque abbiamo rivolto all’assessore Pinelli qualche domanda:
D: Ma insomma, chi la vuole cotta e chi la vuole cruda. Se uno tace è renitente, se parla non è credibile? Come la mettiamo?
In questo periodo,purtroppo,ci sono molte giuste critiche verso coloro i quali amministrano la cosa pubblica sia a livello locale che nazionale ma c’è anche molto desiderio di polemizzare. Bernard Shaw affermava:”La maggioranza (politica) ha sempre torto” ed in un paese democratico è giusto che sia così. Ma lo sforzo che bisogna continuare a tentare di fare,a mio avviso,è quello di continuare a dialogare con i cittadini anche e soprattutto quando ciò ci porta alla crocifissione. E’ giusto così. Perchè se la maggioranza (politica)ha sempre torto il cittadino ha sempre ragione.
D: Però lei, prima come semplice consigliere, poi come Presidente del Consiglio ora come assessore non si può chiamare fuori da queste responsabilità ora come pensa di potere incidere su tutto il sistema?
Non mi chiamo fuori da nessuna responsabilità. Come dissi nella lettera che le inviai le responsabilità me le prendo tutte e non voglio giustificare nessuno. Potrei presentare mille attenuanti. Scelgo semplicemente di non farlo. In ogni amministrazione ci sono scelte sbagliate,altre discutibili,altre giuste. Come consigliere non ero chiamato a discutere del governo della città,come presidente del consiglio ho tentato di apportare dei cambiamenti sino a quando non mi è stato richiesto di rassegnare le dimissioni. Io posso tentare di fare tutto quanto in mio potere per cercare di dare qualche insoddisfacente risposta. E lo faccio per stare a posto con la mia coscienza. Non è piaggeria la mia. Non tento di carpire consensi elettorali. Non sono un unto del Signore e non credo di esserlo. Anche perché ancora non sono stato colpito dal virus di onnipotenza. Resto convinto che sono le persone che riconoscono i leader e non che alcuni assurgano a tale ruolo. Ma questa è solo la mia opinione. Nulla di più.
D: Qualcuno ha ipotizzato che le sue dichiarazioni siano finalizzate a costruirsi un posizionamento in prospettiva amministrative 2013?
Sinceramente, non ho alcuna prospettiva per il 2013. Resto in attesa dell’evoluzione delle cose. Io non amo parlare male di nessuno e neppure raccontare storie che tutti conoscono. Mi prendo le critiche e cerco di andare avanti facendo tesoro di esse. Leggo sempre il suo giornale e quando mi è stato possibile ho fatto tesoro di quanto leggevo. Mi piace,però,pensare che ognuno alla fine avrà quanto ha meritato. Magari io non sarò ricandidato o rieletto e allora mi chiederò dove ho sbagliato…E so che delle cose le ho sbagliate. Diversamente da quelli che non sbagliano mai.
D: L’hanno vista spalare la neve per le strade di Casafredda. Avrebbero dovuto fare altrettanto i suoi colleghi del centro?
Sarei stato più contento se ciò non si fosse saputo. Ma ho passato tre giorni interi seguendo a piedi la ditta incaricata dei lavori per avere la certezza che tutto fosse fatto per il meglio. Mi sarebbe piaciuto poterlo fare anche per il centro della città ma quando nevica come adesso io rimango bloccato. Non so cosa avrebbero dovuto fare i miei colleghi del centro. Ognuno ha un suo modo d’interpretare il ruolo dell’amministratore. Io ho il mio e non voglio o posso dare lezioni a nessuno. Diciamo solo che se fossi stato a Teano mi sarei comportato nello stesso modo in cui mi sono comportato a Casafredda.
Una risposta che somiglia tanto ad una palla di neve, ma non si capisce in faccia a chi.
Figueras