Si chiamano e vogliono essere “Una opportunità per Teano”, tuttavia, ancora oggi, dopo girotondi vari e convocazioni indette agli angoli delle strade e al sole delle piazze della nostra cittadina, ci hanno spiegato concretamente chi sono realmente, cosa hanno intenzione di fare e quali sono le modalità per la realizzazione dei loro programmi. Al di la della retorica, falsa o verosimile che essa sia, della faziosità politica o altro, appare opportuno sottolineare che questo comitato, così come in precedenza ed a livello nazionale già fatto da Grillo, ha la bravura di sussurrare alle orecchie dei cittadini ciò che loro stessi vogliono sentirsi dire.
Analizzando la storia di questo comitato e mettendo tuttavia sotto la lente di ingrandimento le radici dello stesso ci rendiamo conto che con molta probabilità non è tutto oro quel che luccica.
Sulle prime, ovvero, quando era attivo in Teano una tale associazione conosciuta come Città sottili e questo comitato civico era ancora nella sua fase embrionale, gli strateghi di questa fazione – che sono gli stessi dei prossimi competitori elettorali – avevano come obiettivo quello di porsi nei confronti dell’amministrazione uscente e delle altre fonti di potere ( ma su questa cosa ci credo poco ) in maniera critica in modo da spingerli ad operare all’insegna e per il raggiungimento del giusto e del bene comune.
Non sempre le cose sono andate come pensavano. Basti ricordare la feroce critica perpetrata circa la edificazione di quella struttura monolitica di metallo che è andata a sostituire i nostri cari giardinetti siti a ridosso dell’ufficio postale di Teano. Orbene, in quella fase, oltre alle critiche, durate un articolo di giornale, nulla fu fatto. In prosieguo, invece, cavalcando il vento della legalità – l’on.le Di Pietro politicamente non era ancora deceduto – , una costola, neppure tanto celata del gruppo, fondava in Teano la locale sezione IDV eleggendo – forse individuando, sarebbe più corretto dire – quale presidente lo stimato dr. Maurizio Simone che, per l’occasione delle provinciali, decideva di scendere in campo per dire la sua anche con il consenso del gruppo civico di provenienza. Tale partito, nato da quella costola di cui dicevo sopra, che fine ha fatto? Oltre a qualche articolo di giornale e mozione – si ricorda il caso antenna in rione Carità – la locale sezione, si mormora, sia sciolta, facendo confluire parte dei propri associati nelle file del PD, parte invece sono tornati alla casa madre.
All’indomani, poi della nuova tornata elettorale, Città Sottili veniva posta in congelatore e vedeva la luce il comitato civico Un’opportunità per Teano” la cui finalità era quella di offrire ai teanesi una alternativa vera ai vecchi tromboni della politica locale. Fine altissimo, per carità, i tromboni andrebbero suonati a dovere!
Ma veniamo a noi…
Tale comitato ha come simbolo la sintesi stilizzata di quello che è più caro a noi Teanesi: c’è Garibaldi ed il suo Cavallo con il Re Vittorio Emanuele– mi viene da chiedere se richiama semanticamente pure gli eventi connessi con monumento sito in largo Croci ? – c’è il Campanile dell’Annunziata, la Cinta muraria e il Teatro. Tutto molto corretto anche nella sua rappresentazione iconografica .
Ha fatto poi del proprio cavallo di battaglia l’esercizio della democrazia diretta da parte ed in concorso con tutti i cittadini. Orbene, nessuno mai ci ha spiegato come si ha intenzione di esercitare questo progetto e quale siano le modalità per il perseguimento di tale ideale, ma cosa più importante cosa sia realmente la partecipazione democratica diretta del cittadino.
Si è poi deciso di rompere con il passato aprendo le proprie file soltanto a coloro che non erano mai stati candidati ELETTI, sostengono. Tuttavia, al di la della forma, la sostanza è ben altra, in quanto interloquiscono con tutte le fazioni politiche, i totem politici del nostro paese e similia, cercando di mascherare l’apparenza ed individuando con i marpioni della politica figure catalizzatrici dei voti di questi ultimi. Cambiare per cambiare un padre con un figlio non mi sembra sia utile per raggiungere il tanto agognato cambiamento. Balena poi nelle argute menti degli strateghi dell’associazione Teanese l’idea di un governo tecnico ( anche questa è una cosa che al Teanese medio può fare piacere ) dove gli eletti – intesi come classe aristocratica( dal greco ?ριστος, "Migliore" e “κρ?τος Potere” o comunemente detto GOVERNO DEI MIGLIORI) porteranno i voti per vincere le elezioni per poi individuare degli assessori esterni super partes che dall’alto della propria professionalità ci governeranno dando luogo sicuramente a quello che la partecipazione diretta del cittadino alla vita politica ed amministrativa del nostro paese. Un assessore esterno, infatti, è risaputo, essendo slegato dalle fonti di potere – si rapporti sul piano locale ciò che avvenuto a livello nazionale con il prof. Monti – avrebbe sicuramente la possibilità di fare il bene del paese non cedendo alle pulsioni di stomaco di alcuni a scapito della cittadinanza.
Qual è la conclusione? Non vorrei affrettarla perché ci sarebbe ancora molto da dire e da osservare. Però se tant’è, ancora non è chiaro se sia realmente un’opportunità per Teano.
Severino Lo Giudico