Era ora! Si, meglio tardi che mai! Un anno, c’è voluto circa un anno perché da parte della nuova Giunta Comunale della Amministrazione Sidicina si cominci a avere un primo sentore di quale olezzo provenga da alcune zone grigie, molto grigie della macchina tecnica comunale. Un anno, ma va bene anche così. Alessandro Manzoni iniziando il suo capolavoro diceva :” L’Historia si può veramente deffinire una guerra illustre contro il tempo”. Quindi con tale guerra e con il tempo vengono riscoperti i cosiddetti “cadaueri”manzoniani. Questi, in riferimento alla storia delle nostre passate amministrazioni ( ma sembra anche in tempi recenti) prendono il nome di scheletri nell’armadio.
E di cadaueri nella storia di tanti lustri della nostra amministrazione ce ne sono stati tanti e tanti continuano ad esserci, come apprendo dalla lettura di un articolo a firma di Severino Cipullo in cui leggo che finalmente l’amministrazione vuole mettere il naso in qualche armadio.
Ebbene, qualche consigliere comunale che sedeva nei banchi della minoranza della passata amministrazione, questo fetore di incongruenza economica lo aveva già annusato da molto tempo seguendo in maniera scrupolosa e analitica le centinaia di determine che venivano sfornate da alcuni degli uffici tecnici. Erano sicuramente necessarie per il buon andamento della macchina amministrativa ma erano corrette da un punto di vista etico-economico? Absit iniuria verbis.
Ci si poteva trovare di tutto e gli esempi riportati nell’articolo dell’amico Severino sono solo una piccolissima parte del grande calderone. Mancano all’appello tanti altri profumi emanati dalle tante determine. E poiché i documenti ai quali mi riferisco sono gelosamente conservati non vi può essere alcuna remora a farne menzione, anche perché apprendo dall’articolo che sono pratiche ancora molto utilizzate.
Alle varie operazioni di manutenzione e riparazioni citate nell’articolo non bisogna dimenticare, per esempio, i costi delle migliaia di lampadine per l’illuminazione cittadina e frazionale, i costi della depurazione dell’unico depuratore ( se pure funziona)etc.etc. La manutenzione di una città ha migliaia di problemi e per alcune persone migliaia di opportunità. E le famose varianti in corso d’opera ? Le vogliamo dimenticare? Laddove venivano puntualmente con esse risucchiati tutti gli sconti ottenuti nel corso delle gare di appalto. Senza offesa di varianti non ce ne siamo fatta mancare nessuna. E tutti i lavori puntualmente dichiarati di somma urgenza di cui ho memoria documentale di uno particolarmente ridicolo per me ma non per chi ne praticava la stesura. Nella parte posteriore degli uffici dell’ex pretura c’è una pianta di fico per la cui potatura era stata formulata determina ( chiaramente di somma urgenza) che prevedeva la spesa di € 482. Ve lo immaginavate? Si è cercato in cinque anni, denunciando tali cose in sede istituzionali, di richiamare le funzioni apicali ad un loro dovuto maggior controllo. Ma purtroppo tutto l’operato di quella gioiosa macchina tecnico-economica è stato reso possibile e coscientemente e colpevolmente avallato da volontà apicali dalla grande capacità di girare gli occhi da altra parte e fingere di non vedere niente di quanto accadeva. Accade ancora???
Un ex consigliere comunale di minoranza