Abbiamo già dato notizia della perquisizione effettuata dagli uomini delle Fiamme Gialle nella mattinata di ieri presso gli uffici comunali di Piazza S.Francesco e quella contestuale presso l’abitazione del Primo cittadino ing. Nicola Di Benedetto raggiunto da un avviso di garanzia. Operazione che rientra nell’inchiesta denominata “Assopigliatutto” che ruota intorno alla “Termotetti” azienda leader nel settore dei rifiuti e che ha colpito politici e dirigenti di alcuni comuni dell’Alto Casertano, la Provincia di Caserta ed il consorzio Sannio Alifano. Sono in totale sette i sindaci che risultano iscritti sul registro degli indagati. Il fascicolo porta la firma del procuratore Maria Antonietta Troncone e dei sostituti Giorgia De Ponte e Alessandro Di Vico. Notifiche, perquisizioni e acquisizioni di atti sono opera dei militari del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Caserta, coordinato dal tenente colonnello Luca Cioffi, e della sezione tutela economia del capitano Eugenio Marmorale.
Oggi dobbiamo completare l’informazione precisando che gli avvisi di garanzia notificati nella mattinata di ieri a Teano sono stati diretti oltre che al primo cittadino Nicola Di Benedetto, al presidente del consiglio comunale Carlo Barra, al dirigente pro tempore Fernando Zanni ed al dirigente comunale Fulvio Russo. Per tutti loro l’ipotesi di reato è, come detto, la turbativa d’asta. Secondo il pool inquirente diretto da Maria Antonietta Troncone ricorrendo senza motivo alle somme urgenze, e quindi senza passare per la gara d’appalto a evidenza pubblica, nei comuni dell’Alto Casertano è stata falsata la libera concorrenza tra aziende e favorita la Termotetti del gruppo Amadori. Tra le procedure finite al centro dell’inchiesta ci sono infatti quelle che hanno portato all’affidamento diretto di commesse superiori ai 40mila euro, in violazione della normativa che invece pone un tetto di sbarramento sia temporale che alle cifre erogate dagli enti pubblici per gli affidamenti diretti.
Per ora l’indagine non è che alla fase embrionale. In procura, tutto ciò che è stato sequestrato negli ultimi due giorni nei Municipi viene passato ai raggi x. Questa volta le accuse non vengono solo da Antonio Scialdone e da Alberto Di Nardi, indagati in procedimenti connessi, ma da persone estranee ai fatti che hanno scelto di collaborare con gli inquirenti.
Teano assiste disorientata di fronte alle notizie che si accavallano attraverso radio fante e in qualche caso si fanno circolare nomi mai coinvolti nella vicenda, da qui la necessita di completare l’informazione. Ogni giudizio ci sembra prematuro sia perchè la verità dei fatti non è stata ancora accertata e sia perchè ancora nessuna sentenza di colpevolezza è stata emessa. A tal proposito è appena il caso di precisare che gli avvisi di garanzia sono finalizzati proprio all’accertamento della verità e dunque non sono una sentenza di colpevolezza. Fino ad allora, noi ci auguriamo mai, tutte le persone devono essere ritenute innocenti e va salvaguardata la loro onorabilità. Piuttosto c’è da augurarsi che il corso della giustizia sia abbastanza celere per restituire serenità agli indagati, alle loro famiglie ed all’intera comunità.
Fonte della notizia: Il Mattino online