Si poteva fare meglio e diversamente nella nuova Piazza Unità d’Italia

      La messa a dimora delle tre piante di magnolia nella ristrutturanda Piazza Unità d’Italia, già Largo Croci, non è stata una buona idea. Intanto perché la pianta appartiene ad una specie non “autoctona” cioè non fa parte della nostra naturale vegetazione e piantagione e pertanto sarebbe stato opportuno  collocarci tre belle piante di ulivo che avrebbero meglio rappresentato anche la nostra terra (A tal proposito c’è già chi è disposto a regalarne una già grande).

     E’ stato rilevato  inoltre  che, nella messa a dimora delle tre magnolie, sia stato utilizzato un sistema che mortifica la vista ma può anche danneggiare le piante: quei fili di ferro posti non si sa se per mantenere la pianta o il palo che dovrebbe sorreggere la pianta. Normalmente ci sono  sistemi diversi, e materiali diversi.

     Per finire, non si sa se quei fossi di forma quadrata che ospitano le piante, dovevano essere in origine delle vasche dove sistemare dei zampilli d’acqua o delle fioriere, perché così come stanno rappresentano un ricettadolo di rifiuti e potrebbero essere utilizzate anche da qualche male intenzionato per depositarci l’immondizia in questo particolare periodo.

    Detto quello che si pensa, resta la  speranze che qualcuno ne possa tenere conto.

 R.P.