Il Natale è alle porte, ma per i cittadini di Teano non sembra essere tempo di festa. Quest’anno, infatti, il “regalo” che l’amministrazione comunale ha deciso di fare a tutti gli abitanti della città è un bel salasso in bolletta, tra tariffe dell’acqua e la Tari schizzate alle stelle.
Sembra che il vero spirito natalizio dell’amministrazione sia quello di far lievitare i costi e appesantire le tasche già svuotate dei cittadini Teanesi. Aumenti vertiginosi che non solo non trovano giustificazione plausibile, ma che anzi rischiano di gettare ombre pesanti sulla gestione delle risorse e sul rapporto tra istituzioni e cittadini. Se il Natale è sinonimo di condivisione e solidarietà, questo non è certo il regalo che la gente si aspettava.
Le motivazioni addotte per questi aumenti vertiginosi sono sempre le solite: necessità di coprire i costi di gestione e il mantenimento dei servizi. Ma a furia di giustificazioni, l’amministrazione ha dimenticato il fattore fondamentale: la sostenibilità economica per chi paga. Non è possibile continuare a pretendere sacrifici da una cittadinanza che fatica già a far quadrare i conti mensili. Il rischio, come accade in molte altre realtà, è che questa politica di aumenti diventi un boomerang per l’amministrazione stessa, alimentando una crescente sfiducia e un senso di abbandono.
Questa politica tariffaria sembra ignorare le difficoltà di una città che, purtroppo, non può permettersi il lusso di continuare a pagare un prezzo esorbitante per servizi che, spesso, non sono all’altezza delle aspettative. In un periodo storico di incertezze economiche, l’idea che il Comune, invece di aiutare, moltiplichi le difficoltà è quanto mai lontana dalla realtà della gente.
In questi giorni, i cittadini stanno riscoprendo un’alleanza forte con la rabbia: quella che alimenta i gruppi di discussione sui social, quella che si trasforma in critiche velate e manifestazioni di disagio. È questa la risposta che i cittadini danno all’amministrazione, ormai lontana dalle loro necessità, presi come sono dalle proprie giustificazioni politiche.
Aumenti come questi, se non vengono corretti, possono avere un impatto devastante. Non solo sul piano economico, ma anche sulla fiducia che i cittadini ripongono nelle istituzioni. È tempo di ascoltare il malcontento che serpeggia, di comprendere che il vero benessere di una città si misura anche dalla capacità di un’amministrazione di fare scelte giuste, equilibrate, che tengano conto delle reali difficoltà della gente.
Un Natale più giusto, con le bollette meno salate e più attenzione per chi davvero ne ha bisogno, sarebbe un regalo che molti di noi avrebbero accolto volentieri.
Il Direttore