Facciamo un piccolo inciso. Mentre i Contratti Nazionali di Lavoro e/o del Pubblico impiego non vengono rinnovati per anni e anni, ci sembra cosa buona e giusta dare un’aggiustatina a quelli dei nostri rappresentanti politici locali. O no? Così, con la Legge di Bilancio 2022 approvata in via definitiva dal Parlamento il 29 dicembre 2021, si è previsto, ai commi da 583 a 587, un incremento delle indennità di funzione dei Sindaci dei Comuni capoluogo sede di città metropolitana e dei Sindaci dei Comuni delle Regioni a statuto ordinario in una misura percentuale, proporzionata alla popolazione. Un incremento in cui rientreranno anche il futuro Sindaco, Consiglieri ed Assessori di Teano. Sono variazioni “sensibili” quelle varate dal governo di Mario Draghi relativamente alle indennità dei sindaci. Il premier, sul finire dello scorso anno, aveva deciso di mettere mano agli stipendi dei sindaci, evidenziando come, il loro lavoro, fosse sottopagato. Si è deciso così di intervenire aumentando i costi degli amministratori. Il quadro è stato delineato definitivamente da pochi giorni ed evidenzia aumenti proporzionali rispetto alla grandezza dei comuni. E, visto che la campagna elettorale langue, forse con questa notizia riusciamo a risvegliare oltremodo l’interesse di qualche concittadino intenzionato a scendere nell’agone politico e fare, perché no, anche una valutazione di “convenienza”.
Andiamo a vedere, quindi, se il “gioco vale la candela”. Partendo dai Sindaci troviamo che per quelli dei comuni nella fascia tra i 10mila ed i 30mila abitanti lo stipendio sarà di 4.140,00 euro lordi. Circa 3.500,00 Euro netti. Si ricorda, infine, che l’aumento delle indennità dei Sindaci ridetermina anche il compenso massimo mensile percepibile dai Consiglieri comunali, che è
pari ad un quarto dell’indennità del Sindaco in base a quanto disposto dall’articolo 82, comma 2, del TUEL. Poco meno di mille euro netti al mese. Poi troviamo dal 15 al 75% per il Vicesindaco, dal 10 al 65% per gli Assessori, dal 5 al 10% per il Presidente del Consiglio comunale per i comuni fino a 15.000 abitanti. Tutto qui? Assolutamente! Abbiamo anche quella che è definita retribuzione “a cottimo”. Alla fine del conto per loro ogni seduta alla quale partecipano, sia di consiglio comunale che di commissioni consiliari, è retribuita con un gettone di presenza. Questi adeguamenti delle indennità, come previsto dalla norma, avverranno in modo graduale nell’arco del triennio 2022-2024. Naturalmente alle indennità previste per i Consiglieri Comunali e per gli Assessori si deve tenere in debito conto il mantenimento della legittima percezione dello stipendio dell’Ente di provenienze se esiste. Questo, in sintesi, il nuovo “piano economico” per quanti volessero cimentarsi nella competizione elettorale per la nuova compagine amministrativa del Comune di Teano. E per quanto riguarda la valutazione di un eventuale cosiddetto “raggiungimento degli obiettivi”? Ricordiamo come Il premier (Mario Draghi), sul finire dello scorso anno, aveva deciso di mettere mano agli stipendi dei sindaci, evidenziando come, il loro lavoro, fosse sottopagato. E se questi il loro lavoro non lo svolgono secondo la “Diligenza del buon padre di famiglia” (Art. 1176 Codice Civile)? Nel caso specifico, entrerebbe in gioco solo la “punizione” degli elettori con il conseguente (eventuale) mancato rinnovo del mandato alla carica elettiva. Punto. Senza restituzione alcuna, né in termini economici (per mancata “produzione”), né in termini di “divieto ad una futura carriera politica”, né un “giudizio negativo” sul proprio Curriculum Professionale (per “incapacità manifesta ad amministrare”). Nostre pure fantasie. Alla faccia della “meritocrazia”! Questi ultimi nostri quesiti si vanno ad assommare a quei rischi tanto puntualmente ed elencati nel suo ultimo del 21.02.2022 dell’amico Claudio Gliottone. Tant’è.
Pasquale Di Benedetto