“Nelle poche ore di sosta non ho visto un vigile, forse la pioggia li ha tenuti al riparo a casa o in ufficio e la città ha vissuto e vive nello squallore e nel disordine.”
Scrive il concittadino A. Minerva , residente ora in Polonia, con somma afflizione. E ha ragione da vendere. A titolo consolatorio e di conforto rammento che abbiamo ancora “sangue da donare” e passo a esemplificare: Il nostro museo archeologico nazionale ben allestito in un prestigioso antico edificio .Gli amici dei musei, diretti con grande classe e capacità dal Presidente Naschi e animato da Signore di grande qualità organizzativa si stanno impegnando per promuoverlo a tutti i livelli e a tutti i costi. Il complesso museale è un fiore all’occhiello, nel cuore più antico di Teano a ridosso di un pregevole Monastero femminile dalla storia luminosa e interessante che conserva tracce di uno splendido ninfeo romano, gioiello architettonico di notevole livello. Iscriversi agli amici dei musei significa rilanciare questo elegante edificio che raccoglie e narra la storia di Teano e dei suoi Sidicini sin dai tempi più remoti, fino a giungere ai fasti imperiali, con le magnifiche statue provenienti dal teatro romano. Dove la mostra allestita occasionalmente ha acquistato carattere di stabilità, presentando capolavori artigianali di ottima esecuzione. Il monumento ludico nella sua fase imperiale, con il suo spettacolare fronte scena trova puntuali riferimenti con i grandi teatri africani e quelli di gran rilievo del mondo romano in epoca imperiale. Si sta allestendo la sezione più cospicua del museo diocesano.
L’ingegner Walter Guttoriello si sta prodigando, con il deciso avallo del nostro inestimabile Vescovo e il prezioso contributo dell’amabile architetto episcopale Angelo di Sano, per dare alle superbe sfingi del duomo una valorizzazione scenografica di ampio respiro e di visibilità pura. Mi ha solennemente promesso che per S. Paride ce la farà e ci credo, onorandomi della sua stupenda amicizia da gran tempo. Teano vanta inoltre chiese prestigiose, nella maggioranza delle quali sono stati utilizzati apporti di elementi architettonici di spoglio di età romana. Una sinfonia di pregevoli manufatti marmorei. Basti citare la cattedrale, la chiesa monastica maschile di S. Benedetto quella del cenobio femminile di S Maria De Foris, purtroppo diruta e obsoleta. La monumentale chiesa dell’Annunziata sottoposta ad altra destinazione d’uso, col suo snello campanile, è un esemplare meraviglioso che , ad onta della ricostruzione e ristrutturazione, ancora stupisce il visitatore e l’esperto. Le nostre piazze , piazzette, piazzuole, slarghi, nonostante versino in condizioni miserande, offrono una visione suggestiva e accattivante che invita alla sosta e alla ciarla. Associazioni tipo il Campanile diretta dal Presidente Giarrusso con fine sensibilità e intelletto d’amore, le gemelle proloco e altri sodalizi si sbracciano per rendere meno pesante la residenza in un paese abbandonato alla misericordia della Divina Provvidenza.
Le elezioni si approssimano e potrebbe accadere anche il miracolo di avere un’amministrazione almeno un poco più attenta alle civiche necessità di vario ordine e grado. Fortunatamente abbiamo ancora risorse e energie , basta incanalarle e organizzarle con un poco di senso comune e il gioco è fatto.
La speranza è l’ultima dea. Non ci perdiamo d’animo.
Giulio De Monaco