C’è vita a Teano? Beh solo un pochino il sabato sera… così si potrebbe parafrasare la situazione idrica nella nostra città utilizzando un noto sketch di Corrado Guzzanti in una delle sue emanazioni più riuscite … il “Quelo”!
Ciò premesso, sono di tutta evidenza due cose: uno, nelle nostre case continua ad entrare acqua di colore torbido, a volte addirittura scuro; due, l’ottundente disinteresse e silenzio sul problema da parte della nostra amministrazione comunale, la cui attenzione sarà stata capitalizzata dalle dimissioni del primo cittadino o da altre preoccupazioni, se così le possiamo chiamare, confacenti aspettative “personali”. Un problema quello idrico molto avvertito dalla comunità a cui, sono i fatti a dirlo, non segue lo stesso trasporto da parte dei nostri politici locali come se abitassero appunto su Marte. Ma veniamo a noi. Le ultime analisi sui pozzi della città risalgono al gennaio 2020 e furono compiute a seguito di una ordinanza sindacale ( la 98 del 23/12/2019 Ordinanza_98) che vietava l’utilizzo dell’acqua nostrana per usi alimentari. L’amministrazione dell’epoca, ovvero quanto erano ben poche le dimissioni, affidò indagini organolettiche ad una ditta esterna di Santa Maria C.V. Nel report di allora già emergevano valori poco chiari (l’arsenico ed alluminio su tutti) che avrebbero necessitato ulteriori approfondimenti, così come prevede la norma, da parte di organismi pubblici. Altro dato significativo, che avrebbe dovuto essere il campanello di allarme per qualunque amministratore accorto, è l’enorme differenza tra i valori rilevati tra i pozzi di S. Reparata e quello che approvvigiona invece il centro storico. Ma nonostante ciò e senza curare ulteriormente il problema, fu revocata l’ordinanza e l’acqua sidicina fu dichiarata potabile. Ora a distanza di due anni, tra disinteresse generale e con buona pace della “salus publica “- lo ripetiamo per allenamento mnemonico – e dopo che non è stata compiuta (e richiesta da nessuno) alcuna nuova analisi, sgorga dai nostri rubinetti un liquido che neppure lontanamente si avvicina per qualità e consistenza – magari sbaglieremo – con quello che dovrebbe essere la regola. Nel frattempo che qualcuno, magari a seguito della nostra segnalazione, decida e si degni di esercitare le funzioni per le quali è stato eletto da questa comunità, ci sia consentita ripetere in tutta la sua ridondanza l’ennesimo interrogativo: ma l’acqua che ci viene somministrata è potabile?
Nel frattempo a Teano, una volta città dell’acqua…c’è vita? Ad ognuno la sua risposta o ciò che più conviene…
Carlo Cosma Barra