Ogni promessa è debito. Avevamo promesso al Sindaco infatti (24.03.2021) di provare a fornirGli le nostre motivazioni per le quali “riteniamo che Lei possa essere annoverato come l’unico Sindaco d’Italia di un “Comune mondezzaio”. Tutto nasceva dal fatto che Teano era stato, dapprima individuato come territorio utile per insediarvi uno “stabilimento per vagliatura e tritatura di rifiuti non pericolosi” (loc.tà Palmieri), poi, addirittura territorio ospite per un Biodigestore (loc.tà S. Croce). Ebbene tra assenze delle Istituzioni locali, tra sterili o inesistenti energiche proteste, avevamo ritenuto opportuno accendere i nostri “abbaglianti” sul pericolo incombente per l’inimitabile agro teanese. Alla luce di tanta inerzia impotente, a questo punto, informiamo il Sindaco che a Napoli, proprio in questi giorni, “si è confermato l’impegno delle Amministrazioni a portare avanti, in ottemperanza alle previsioni di cui al Protocollo del 2006, la delocalizzazione dei depositi petroliferi esistenti”. Ovvero, Sig. Sindaco potrebbe offrire la disponibilità del Suo Comune ad “ospitare” tra i noccioleti della piana di Torricelle i depositi della Q8 attualmente insistenti presso il molo Vigliena e da delocalizzare come da programma. Una ghiotta opportunità per il Suo Comune, non le pare? Come ha preteso, ad esempio come contropartita, un dimezzamento (?) delle bollette per i rifiuti dei Suoi cittadini dalla Società Energie S.r.L., potrebbe chiedere come contropartita alla Q8 di fare il pieno di benzina gratis a tutti gli automobilisti di Teano. Era solo una proposta. Ma proprio il solo ipotizzare queste assurdità un Sindaco che si rispetti, compresi tutti i suoi accoliti ed ecologisti vari, avrebbe dovuto talmente sbattere i pugni sui tavoli da farne udire il tonfo fino alla Capitale! Altro che Conferenze dei Servizi!!! Si sa, però, che il concetto di “attribuiti” è molto aleatorio. Ora andiamo a vedere il territorio di Teano cosa è divenuto nel tempo e come migliaia e migliaia di ettari di fertile campagna sono ormai irrimediabilmente distrutti rendendo Teano “Comune mondezzaio”. Possiamo, a titolo di esempio citare un ex mobilificio, situato proprio all’ingresso del Comune, località Torricelle, divenuto monumento alla decadenza ed allo sfacelo. Cartolina da visita di Teano. Proseguendo, ci troviamo di fronte ad un altro esempio di archeologia industriale, ricettacolo di rifiuti e materiali pericolosi. Ci riferiamo a quella che fu ed è la discussa ex Isolmer (vedi articolo 25.03.201).
Ex “Mobilificio ” – Torricelle Ex “Isolmer” – Torricelle
Quindi, scendiamo a Teano Scalo, e qui, come non rimanere estasiati di fronte a quell’altra opera, simulacro di uno scempio ambientale perfettamente incastonata tra ettari di fertile campagna? Intendiamo riferirci alla ex “Precisa”. Una discesa per poi proseguire verso un’altra ferita sanguinolente inferta al territorio, quale è la ex “cava” di San Giulianeta.
Ex “Precisa” – Teano Scalo Ex “Cava” – San Giulianeta
Con lento incedere, ci avviamo verso la Via Appia. E qui, alla nostra sinistra la desolazione più totale e lo scempio ambientale evidente ed a futura memoria: la ex “Irrigazione Italia”. Una cartolina degna delle bidonville parigine a cui, ormai, l’occhio umano ha fatto l’abitudine. Poi, l’apoteosi. Si erge al nostro cospetto un altro fallimento produttivo ed ambientalistico da essere annoverato nelle tesi per economisti, aziendalisti, e studiosi delle attività contestualizzate al territorio: il fantasmagorico (ex) Centro Commerciale “Sidicinum” che, peraltro, con la sua denominazione sociale, ha indegnamente offeso le nobili origini del Comune di Teano. Chi diede l’autorizzazione per tale geniale trovata? Ricorda qualcuno Sig. Sindaco? Mentre altri proponevano di insediarvi un Mercato Ortofrutticolo (vedi Fondi), naturale e logica destinazione vista la vasta area agricola che lo circonda?
Ex “Irrigazione Italia” – Maiorise Ex (!) “Sidicinum” – Maiorise
Dall’Appia, torniamo sulla Casilina. E, qui, alla nostra destra, in località “Consolata”, uno scheletro informe che, a frequentarlo di notte ben si presta per qualche pellicola del genere horror. Anche questo incastonato tra noccioli e coltivazioni varie. Di cosa si tratta? Non è dato sapere. Poi, attraversato l’incrocio per Riardo, effettuata una rotonda, alla nostra sinistra il magnifico impianto della “Campania Energie S.r.L.” eretto e concepito per la tritatura e vagliatura di rifiuti urbani non pericolosi.
Ex “?????????” – loc.tà Consolata Impianto Rifiuti- loc.tà Palmieri
Fatta questa sintetica carrellata delle preesistenze di “archeologia industriale” sul territorio del Comune di Teano, per le quali, ribadiamo, non ha alcuna colpa l’attuale Sindaco, abbiamo così voluto sottolineare il rischio serio che la Città e il suo territorio, possano diventare irrimediabilmente un “Comune mondezzaio” magari barattando…… i 30 posti di lavoro ipotizzati? (Acerra docet). Da questi esempi, abbiamo compreso come chiunque venga a Teano, sia autorizzato ad impiantarvi qualsiasi forma di attività facendo scempio di ogni forma di aspetto ambientalistico, ecologico, naturalistico, agricolo o turistico, vendendosi per un piatto di lenticchie. Stracciando, così, di sana pianta quella che è la vera vocazione del territorio. Perciò, terrorizzati dalla carenza di certi “attributi”, vogliamo sperare che il Comune di Napoli o la Regione, non volgano lo sguardo verso Teano, come fecero per Tora e Piccilli, ipotizzando qui la delocalizzazione dei depositi Q8. Siamo atterriti dalla mancanza di “attributi”!!!
Pasquale Di Benedetto