Nel nostro ultimo intervento del 06.01.2021 abbiamo provato a cercare di spiegare e spiegarci “l’immobilismo” dell’evoluzione (involuzione) e lo stato comatoso della Città di Teano. Abbiamo, tra le altre, attribuito tutto ciò ad un medioevale “arroccamento” della Città che, nel tempo l’ha resa “ingessata”, “immobilizzata” e “mummificata”. Un “arroccamento” ingiustificabile nel terzo millennio. Naturalmente tale stato di cose non possiamo addossarlo unicamente alla Sua particolare collocazione geografica, ma ben altre sono le motivazioni più specifiche di tale “ritardo”. E qui, c’entra l’uomo (usi, costumi e tradizioni) e la sua capacità di adattamento ai tempi, alla sua capacità di evolversi e di progredire al passo dei tempi, appunto. E far progredire la Realtà da egli governata ed amministrata. In poche parole, alla politica in senso lato. Quella amministrativa, quella sanitaria, quella economica, quella turistica, quella scolastica, quella sociale. “Le decisioni politiche (politics) sono espressione del tessuto societario che le produce, infatti riflettono le fratture/divisioni storiche che attraversano una società” (fratture di Rokkan). Ora, senza prolungarci più di tanto, riferendoci alla “politica” (non)attuata a Teano, non possiamo non rifarci, ahinoi, a Cicerone ed al Suo discorso contro Catilina: “Fino a che punto approfitterai della nostra pazienza?”. Fino a che punto, aggiungiamo noi, certi “politici” di Teano pensano di non doversi fare un esame di coscienza?
Fino a che punto, certi “politici” di Teano pensano di poter sfidare il senso civico del pudore, della vergogna, dell’insipienza e dell’indolenza? Fino a che punto, certi “politici” di Teano pensano di sfidare con l’arroganza e la mancanza di umiltà, la Storia, la Cultura, il Progresso civico ed la Dignità di un popolo? Fino a che punto, certi “politici” di Teano pensano di poter sfidare e sovvertire (?) quelli che sono i valori di coerenza, onestà intellettuale e capacità amministrative? Cambi repentini di casacca e di fronte, sono diventati talmente patetici e puerili che, senza alcun appello, lasciano intravedere una vera e propria ignoranza in materia di programmazione e di responsabilità verso un’inarrestabile deriva della Città di Teano. Questi “saltimbanchi”, con il loro (non)procedere senza pudore alcuno, non si rendono conto che ad ogni “capriola” sposano una tesi diametralmente opposta a quella precedentemente sostenuta? Come a dire, volendo erigere una casa, dapprima comincio con il cemento, giunto al primo piano utilizzo la paglia, al secondo i mattoni, al terzo la terracotta. Risultato? Crollo immediato. Logica delle cose? Illogica! Coerenza delle cose? Incoerenza! Affidabilità della persona? Inaffidabile! È mai possibile che ancora non si sono avveduti di essere stati penetrati da quella “larva migrans cutanea” che ha condizionato il loro “modus pensandi”? O, non riuscendo a modificare il proprio modus agendi politico/amministrativo, dobbiamo ritenere che, fin dalla nascita erano affetti dalla “larva migrans cutanea”? Poche idee, ma confuse, amava dire un nostro vecchio professore. Insomma, in una società, la nostra, dove impera la “democrazia” dei social, delle televisioni massimaliste, dei tuttologi, delle fake news (cazzate in libertà), se almeno chi ci amministra non è accompagnato da una inossidabile, autorevole e ponderata credibilità, ebbene, possiamo concludere con il chiudere ogni libro dei sogni. E arrenderci al fatto che come diceva Socrate, il quale ne era fermamente convinto: “il male è generato dall’ignoranza”. Di contro, come abbiamo già detto, Cicerone esausto, per questa ignoranza, sbottò: “Fino a che punto approfitterai della nostra pazienza?”. Questa età, la nostra, dicevamo con un caro amico, è ancor più bella perché ti da la saggia capacità di tollerare e, se necessario, la possibilità di essere anche intolleranti.
Pasquale Di Benedetto