PIANTO ANTICO.
Tu fior de la mia pianta
Percossa e inaridita,
Tu de l’inutil vita
Estremo unico fior,
G. Carducci.
Il Fatto Quotidiano da voce alla nostra segnalazione.
Il teatro di Teano è l’unico motore economico che la città potrà mai
sperare di avere e questo non lo ha capito nessuno, non lo capirono
gli amministratori passati, non lo hanno capito quelli attuali.
Mentre si discute della paternità di un emendamento e mentre la nostra
città ci crolla sotto i piedi, qualcuno continua a depauperare il
territorio chiedendo finanziamenti europei per costruire il suo centro
diagnostico (privato).Questo scrivono i 5 stelle teanesi, piangendo
lacrime amare.
IL Teatro romano piange,il mercato del sabato piange, le strade
frazionali piangono, i Teanesi piangono il loro Paese una volta
rinomato e la probabile perdita della Diocesi, è tutto un piagnisteo.
Intanto ci consolerà il sorriso
retrospettivo di Girolamo, il nuovo spazio espositivo di exclusive,
Peppe Barra ( l’Artista),la festa di San Paride ben curata dal nostro
attivissimo Vescovo, Teano in movimento che si attiva per difendere
una Teano spogliata, impaurita, confusa, avvilita, il nostro Giornale
sempre obiettivamente combattivo, le congreghe volontaristiche che si
affannano e vincono per noi, il sorriso degli artisti di strada, la
prospettiva che tra meno di due anni saremo liberi da un grande
equivoco, forse, le antiche vie di Teano, gli antichi sapori, il
presidente Giarrusso, il vitale Cioccolantonio, il nuovo capitolo
cattedrale, le speranze che nessuno può seppellire, i giocondi
giardino, le fontane stillanti acqua salutare, la memoria degli eroi
Sidicini, l’orgoglio antico della nostra stirpe. Intanto si soffre e
lo si fa non rassegnati, ma con la prospettiva di un riscatto da
un’opportunità forse “non trasparente “, forse l’ultima, chi può mai
saperlo. Chissà chi lo sa!