La lettura dell’ordine del giorno del consiglio comunale previsto per il prossimo 7 ottobre, suscita molta curiosità perché ripropone molti argomenti accantonati da mesi, a seguito di una contrapposizione dura tra maggioranza ed opposizione ma anche dalla incapacità o impossibilità della maggioranza, di risolvere un problema cruciale: indicare il nome del nuovo Presidente del Consiglio.
Salvo imprevisti dell’ultima ora, la telenovela relativa alla elezione del Presidente del Consiglio Comunale dovrebbe essere arrivata all’ultima puntata. Una puntata dal finale non prevedibile se è vero che ancora oggi non esiste una indicazione precisa da parte della Maggioranza che si dibatte tra mille difficoltà, soprattutto quella di mantenere inalterati gli equilibri interni che, se non controllati, potrebbero provocare un effetto domino pericoloso per la tenuta della stessa maggioranza. Ma, l’incombente 150mo anniversario dello Storico Incontro, suggerisce a tutti, maggioranza ed opposizione, di abbassare i toni della contrapposizione e dare un segnale di civiltà politica.
E’ in questa ottica che ci permettiamo di fare una esplorazione tra le diverse soluzioni che si possono prospettare, attingendo dalle notizie di dominio pubblico ed immaginando quelle che sono invece tenute riservate nelle segrete stanze dell’attuale maggioranza. Senza ovviamente trascurare la considerazione principale e cioè che, secondo le condivise, almeno a parole, caratteristiche che deve possedere il Presidente del Consiglio Comunale, la scelta dovrebbe cadere su un personaggio super partes, cioè dotato di estremo equilibrio per garantire il rispetto delle regole della democrazia ed il giusto rapporto tra maggioranza ed opposizione e comunque senza condizionamenti di sorta.
Nella rosa dei papabili vanno subito esclusi due personaggi che hanno già occupato questo ruolo e cioè i consiglieri Carlo Giorgio e Bruno Ruggiero. Il primo perché è il Presidente dimissionario ed il secondo perché ha reso pubblica la sua indisponibilità a ricoprire per la seconda volta il ruolo di Presidente già svolto nella passata amministrazione. Due storie diverse ma entrambe, per motivi diversi, usciti segnati da una esperienza logorante e di difficile interpretazione, motivo che rende più complessa la ricerca di una soluzione .
Altra figura che si è auto esclusa, con motivazioni diverse, è quella del consigliere Armando La Prova, interessato ad altri incarichi nel governo della città. Proseguendo con il metodo dell’esclusione e, senza voler esprimere alcun giudizio sulla singola personalità, ci risultano indisponibili i consiglieri Marco Zarone, Paride Compagnone, Franco Magellano, Francesco Palmieri, Antonio Feola e lo stesso presidente f.f. Flavio Toscano. La quaterna finale si restringe alla quota rosa Rosaria Pentella, che però difficilmente il Sindaco vorrà distrarre dal gravoso compito dell’organizzazione dell’evento Garibaldino, al consigliere Sandro Pinelli, figura emergente nel panorama politico amministrativo e attento cultore delle norme regolamentari e statutarie dell’Ente, al consigliere Adriano De Monaco, da qualcuno ritenuto l’erede di Picierno alla fine del suo mandato e per finire al consigliere Gianpaolo D’Aiello che potrebbe rappresentare il ponte ideale verso l’opposizione, almeno per quella parte politicamente a lui più vicina.
Per qualche giorno, c’è stato anche chi ha ipotizzato il rafforzamento della maggioranza attraverso l’attrazione di due o tre consiglieri di opposizione che ultimamente, in alcuni passaggi consiliari, avevano mostrato di condividere più le posizioni della maggioranza che quelle dei propri colleghi di minoranza. Ma la sola idea ha fatto registrare forti resistenze da parte di alcuni elementi influenti della maggioranza.
Ancora qualche giorno ed il dilemma sarà sciolto, verranno in consiglio con una indicazione concordata? Riteniamo che, come ha insegnato per molti anni il sistema democristiano, ci saranno confronti, scontri, ma poi gli uomini del Sindaco una soluzione la troveranno perché, in caso contrario, se l’opposizione dovesse ritrovare la perduta compattezza, con l’aiuto di quattro franchi tiratori, la sorpresa potrebbe poi non esser tanto difficile da realizzare.
Figueras