Un’altra perla nel panorama dello sfascio della sanità locale. Il Dipartimento di Igiene Mentale da lunedì 12 dicembre, sarà trasferito a Marzanello. I pazienti che per anni hanno frequentato prima i locali di calata San Pietro e poi presso l’ex ospedale, si dovranno munire di mezzi propri per raggiungere la piccola località di Marzanello, delocalizzata e lontana dalle vie di comunicazione (treno e bus).
In silenzio, senza che nessuno si occupasse di questo settore, nessuna petizione, nessun comitato spontaneo, la decisione è stata presa con un provvedimento catenaccio, appena qualche giorno fa, forse proprio per evitare la reazione dei cittadini e dei parenti degli ammalati. Ottimo lavoro quello svolto dai dirigenti Diego Colacci e dal capo dipartimento Nicola Bonacci. Ci sentiamo continuamente ripetere che il mondo della sanità deve seguire la strada del risanamento economico attraverso una razionalizzazione delle strutture sul territorio.
Allora vediamo bene cosa è successo nel caso dell’Igiene Mentale. Era ubicata nei locali di Calata S.Pietro proprietà Feola. Dopo la chiusura dell’ospedale si disse che questa struttura doveva essere trasferita proprio presso l’ospedale per risparmiare il costo del fitto. Detto, fatto ma, il contratto di fitto scade tra quattro anni ed il proprietario dei locali di Calata S.Pietro si appresta a richiedere il pagamento degli anni di fitto a scadere. Primo affare. Nel frattempo l’ASL completava i lavori della struttura di sua proprietà sita appunto in Marzanello e cominciò a ipotizzare l’apertura di un ambulatorio per l’igiene mentale che avrebbe dovuto operare per sei ore al giorno ed in proposito chiese la disponibilità di volontari tra il personale di Teano. Nessun volontario e niente ambulatorio. Vediamo chi comanda qui, avranno detto i vertici dell’ASL ed allora, non solo l’ambulatorio ma tutto il Dipartimento con i suoi 21 addetti si dovranno trasgferire a Marzanello..
Da domani, quindi, i cittadini in cura presso il dipartimento di Teano, dovranno recarsi a Marzanello, naturalmente con mezzi propri e chi non ne ha, dovrà far ricorso ai parento, amici o fittare un taxi in quanto la struttura è, come abbiamo detto, delocalizzata. I ventuno operatori sanitari che gravitavano sulla struttura di Teano dovranno recarsi anche loro in quel di Marzanello sottraendo alla nostra città altro lavoro e quindi indotto economico, i pazienti si dovranno allontanare dalla città con le inevitabili difficoltà di chi soffre di alcune particolari patologie.
Questa volta non ci sono stati comitati spontanei, la notizia è trapelata solo perché qualche cittadino ci ha chiesto spiegazioni, la politica era distratta, la nostra Amministrazione Comunale è stata coerente con l’impegno mostrato in precedenti analoghe situazioni, mentre i medici amministratori locali, sistemate le loro cose, non hanno avuto il tempo di occuparsi della pratica dell’Igiene Mentale.
L’unica razionalizzazione che abbiamo avuto modo di vedere in questa complessa operazione, è stata quella che spesso le decisioni, invece di puntare ad un servizio sanitario efficiente, ha privilegiato situazioni logistiche che coincidono con particolari interessi, che non sono quelli degli ammalati.
Un servizio assolutamente necessario che offriva anche assistenza domiciliare, ubicato nel più grande centro del comprensorio, oggi viene trasferito in una zona isolata per creare ancora più difficoltà agli ammalati ed ai loro familiari. Un po’ di vergogna la proviamo anche noi perché siamo stati involontariamente complici di questo silenzio colpevole, ma di vergogna ve ne è ancora tanta da scaricare su chi doveva ancora una volta tutelare gli interessi di una collettività ed invece si è reso complice con il proprio disinteresse.
Rosa Chirico