Tutte le volte che va in scena una seduta del Consiglio Comunale siamo sicuri di assistere all’ennesimo atto tragicomico di quella commedia, ormai stantia e mal recitata, che ormai si ripete da oltre un anno. Questa volta, tuttavia, ancor più delle altre, abbiamo dovuto costatare che il mix esplosivo di approssimazione, leggerezza e impreparazione del Gruppo di Maggioranza, può essere solo fonte di assoluta preoccupazione. In questo contesto, ormai ben delineato, dove tutti erroneamente pensano di sapere fare tutto, chi ci rimette, è la nostra città. Trasparenza, legalità, partecipazione popolare, democrazia partecipata, senso di responsabilità diventano parole prive di senso se non messe in opera. Infatti, quando si pretende di affermare un valore o un principio, poi bisogna esserne testimone. La storia è, infatti, piena zeppa di promesse fatte e non mantenute, di falsi profeti e di difensori della patria dalla bocca larga. Ma veniamo ai fatti. Il 5 settembre appena trascorso, il Consiglio Comunale di Teano, è stato chiamato, all’improvviso, ad adottare un atto deliberativo che fosse espressione dell’assoluta contrarietà alla installazione di un impianto di rifiuti non pericolosi. Il punto doveva essere relazionato dal Sindaco, che non colto da improvviso malore, lasciava il “pallino” del gioco al suo Vice Pinelli che, non conoscendo minimamente la questione ( per sua stessa ammissione) si limitava a leggere la proposta di deliberazione. Volendo per un attimo sorvolare sull’inopportunità, per ciascuno dei consiglieri presenti, diciamo così, di essere impreparati, sebbene non si fosse il relatore designato, su una faccenda tanto delicata, con spiacevole stupore, fatto gravissimo, solo in occasione del detto Consiglio Comunale, questo gruppo di opposizione, approfondendo – da SOLO- la questione, è venuto a conoscenza che la società Campania Energia, in data 15.01.2019, aveva inoltrato una domanda per ottenere, ai sensi dell’art. 208 D.lgs 152/06, l’autorizzazione unica per istallare un impianto di rifiuti in località Palmieri. Ma la nostra sorpresa non finisce qui. Infatti, dagli atti dell’Utc Comunale emergeva: a. Che il Sindaco e l’Amministrazione Comunale erano a conoscenza della procedura intrapresa dalla Campania Energia già nel mese di gennaio 2019, in quanto tutte le comunicazioni erano state inoltrate in primis al Primo Cittadino; b. Che nessun atto relativo alla conferenza dei servizi (presentazione istanza ex art. 208, indizione conferenza, verbale conferenza ecc) era stato reso pubblico mediante affissione all’Albo pretorio. c. Il Comune di Teano, alla conferenza dei servizi tenutasi in data 11.06.2019 (ovvero ben 3 mesi prima della celebrazione del C.C. settembrino) non aveva partecipato fisicamente, limitandosi a spedire una e.mail contenete un parere di contrarietà urbanistica alla realizzazione dell’opera; d. Che UTC Comunale, ad oggi, non ha acquisto nessuno dei progetti relativi alla procedura di cui alla conferenza dei servizi; e. Che il parere, espresso in conferenza dei servizi, in pratica, visto che l’UTC non era in possesso dei progetti, era stato reso completamente al buio; f. Che né il Sindaco, membro della Giunta o dei Consiglieri di Maggioranza, sino ad oggi si erano preoccupati di verificare il contenuto dell’istanza presentata dalla Campania Energia. Ma quando le cose iniziamo male, spesso, con scottante certezza,proseguono peggio. E così dopo lo stucchevole intervento del Vice Sindaco, abbiamo dovuto assistere ad una “gloriosa filippica “inscenata questa volta dal Cons. Landolfi (ex Consigliere – dimesso- all’Ecologia) che, vista la situazione, anziché riservare il dovuto silenzio, a difesa dell’operato della propria maggioranza, chiedeva al Consiglio Comunale di votare unanimemente una delibera completamente sbagliata nella forma e nella sostanza. In particolare, infatti, né il Cons. Landolfi, né alcun membro della Maggioranza si era reso conto che: a. La delibera in parola riportava un testo non aggiornato della Legge Regionale di riferimento; b. La delibera limitandosi ad esprimere solo la contrarietà alla realizzazione dell’impianto di fatto non serviva a nulla perché il comma 4 dell’art. 12 della L.R. 14/2016 prevedeva tassativamente che l’atto consiliare adottato fosse MOTIVATO (<< Nelle more della definizione e/o aggiornamento dei criteri per l’individuazione da parte delle Province, sentiti gli Enti d’Ambito ed i Comuni dell’Ambito Territoriale Ottimale, delle zone non idonee alla localizzazione di impianti di recupero e di smaltimento dei rifiuti, ai sensi del combinato disposto di cui agli articoli 196, comma 1, lettera n), 197, comma 1, lettera d) e 199, comma 3, lettera l), del decreto legislativo 152/2006 e dell’adeguamento ed aggiornamento del PRGRU, in coerenza con le norme sulla pianificazione paesaggistica di cui alla legge regionale 2 agosto 2018, n. 26 (Misure di semplificazione in materia di governo del territorio e per la competitività e lo sviluppo regionale. Legge annuale di semplificazione 2018) e comunque non oltre ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, nelle aree individuate come: A- sistemi a dominante naturalistica- tra i sistemi territoriali di sviluppo del Piano territoriale regionale (PTR), non è consentita la realizzazione di nuovi impianti che prevedano il trattamento anaerobico, nonché in tutto o in parte, il trattamento di rifiuti speciali, ove il Comune interessato, previa delibera del Consiglio comunale, comunichi la propria motivata contrarietà durante le procedure autorizzative o di approvazione dei progetti>>.); c. La delibera doveva essere adottata prima della convocazione della conferenza dei servizi e depositata contestualmente all’invio del parere dell’UTC Comunale alla seduta dell’11.06.2019. Preso atto delle su estese mozioni, tuttavia, il Consigliere Landolfi, anziché proporre al Consiglio di Modificare la delibera, così come espressamente suggerito dalla Minoranza, con disarmante ottusità insisteva perché questa fosse votata così come era stata redatta. Ogni ulteriore commento è superfluo. I fatti parlano già da soli e si commentano, in mal modo, pure. Anche questa volta abbiamo cercato di essere collaborativi e di svolgere, tra mille insidie, il nostro ruolo di “Grillo Parlante” senza che le nostre istanze, se pur motivate, fossero prese minimamente in considerazione. Per senso di responsabilità (solo il nostro !) abbiamo votato favorevolmente alla proposta di deliberazione, continuando a suggerire alla Maggioranza di modificare, anche in prosieguo di tempo, il testo della delibera. Questo accade quando si pretende di essere contemporaneamente arbitro e giocatore nella stessa partita. Ah dimenticavamo, una volta votato la proposta di deliberazione, il Sindaco di Teano, nel frattanto ripresosi dal malore, si materializzava nella Sala Consiliare per partecipare al Consiglio!
Il Gruppo Consiliare “Futur@”