Da piccolo andavo al cinema Garibaldi gestito da Don Antonio Boragine gioielliere e sensato uomo politico di vecchia scuola, poi dai suoi due figli. Con la crisi del cinema la sala chiuse e fu trasformata nel Museo Archeologico Nazionale di Teanum , splendida capitale dei Sidicini, poi romanizzata, ricca e prospera anche in età tardo-antica, per intenderci ai tempi di San Paride nostro Padre nella fede. Si proiettavano films di tutti i generi dalla sequela dei vari Kociss, Toro Seduto, Nuvola Rossa, Sioux, Comanches, Mohicani, all’atletico John Wayne nei panni di colonnello delle ” giacche blu”a quelli di sceriffo etc. Belli i films di Dolores del Rio che noi “ragazzi di strada” chiamavamo più prosaicamente Dolores de Panza. Totò era seguitissimo anche De Sica e sognavamo con le procacità della Loren della Lollo o di B.B.
A me quella sala cinematografica piaceva per quell’atmosfera goliardica e vagamente “monella” che neppure le ” chianette distribuite a raffica da Don Antonio riuscivano a temperare.
Con la diffusione della TV la gloriosa sala chiuse i battenti e anni dopo ebbe una destinazione d’uso ben diversa. Museo archeologico nazionale molto ben realizzato con le sue vetrine e le sue evidenze archeologiche che narrano in sintesi e in immagini la storia stupefacente di Teano. Armandino ebbe la fortuna di avere l’ingresso gratis ed era di casa al cinema Garibaldi casa e bottega direi aveva stretto amicizia con i Flli Boragine che non mancarono di illustrargli le posizioni erotiche che poi lui di seconda mano narrò a me con le dovute aggiunte sue.
Andarono in onda tutti i film di Dracula e derivati. L’interprete era Cristopher Lee che poi avvezzo ormai al profilo di cattivo ha recentemente interpretato Saruman lo stregone del Signore degli anelli e il conte Duku della saga ” Guerre stellari“. Non riuscirono i Boragine a proiettare “Dracula di Brahm Stoker” Ne farò io un rapido sunto: Nel 1480 Vlad Tsepesh, eroico paladino dell’Europa cristiana contro i turchi ottomani, maledice Dio e si trasforma in vampiro dopo la morte di sua moglie suicidatasi, credendo che lui fosse morto in battaglia.
Nel 1897 a Londra Dracula vede in Mina la reincarnazione della consorte e per amore rifiuta di farne una sua simile. Prima di morire e di ricongiungersi a lui in un eterno abbraccio, Mina gli dà la morte definitiva, dunque la pace. Coppola ha impresso con una certa originalità una struttura epica, romantica e luciferina al personaggio del Principe Drakul.
Sarebbe bello se Teano potesse di nuovo fruire di una sala di proiezioni… è chiedere troppo alla buona fortuna?
Giulio De Monaco