In una normale giornata di campagna. Nel solito podere, con i soliti attrezzi per la pulizia del terreno e per la messa a dimora di ortaggi invernali. Ma questa volta di solito c’è stato ben poco. L’attrezzo sprofondato nella terra ha emesso un rumore metallico che non è sfuggito al contadino, il cui terreno è poco distante dalla dimora del Dottore Renato Bellitti, famoso cardiochirurgo e componente dell’attuale maggioranza comunale.
Si è insospettito ed allora ha sostituito la zappa con le mani, lentamente come si fa quando non si conosce cosa c’è sotto. Gratta, gratta e piano piano è venuto fuori prima una piccola parete metallica e poi qualcosa che assumeva lentamente la sagoma di un relitto bellico. Forse una bomba lanciata durante i bombardamenti durante l’ultimo conflitto mondiale.
Spaventato ma anche molto prudente il contadino ha provveduto a chiamare i Carabinieri della locale stazione di Teano che sono immediatamente sopraggiunti sul posto. L’ordigno, dai primi rilievi è risultato inesploso. Sono stati quindi allertati gli artificieri che si recheranno sul posto per decidere come disinnescarlo , se l’operazione farla sul posto o altrove.
Di sorprese come questa purtroppo se ne verificano spesso e non crediamo solo sul nostro territorio, proprio l’ultima guerra mondiale non ha risparmiato quasi nessun fazzoletto di terra, sia essa vicina o lontana dai centri abitati. Fortunatamente sono rari i casi in cui gli scavi provocano l’esplosione dell’ordigno, che però quando esplodono provocano deflagrazioni molto potenti e letali.
Ad oltre 70 anni circa dalla fine dell’ultimo conflitto mondiale, i contadini e non solo, devono ancora usare molta prudenza quando si procede a rimuovere il terreno, soprattutto nelle zone di campagna.
Rosella Verdolotti