La Giunta Comunale ha deciso. I contribuenti teanesi devono rimettere le mani in tasca e anticipare il 60 % della TARI per l’anno in corso. Dopo aver appena pagato l’ultima rata della TARSU del 2015 il contribuente sidicino dovrà provvedere alle risorse familiari necessarie per pagare questo acconto diviso in tre rate:
La prima il 31/05/16 la seconda al 31/07/16 e la terza il 30/09/16.
La situazione si sta facendo pesante, la Giunta giustifica questo provvedimento affermando, ormai senza più nascondersi, che le difficili condizioni finanziarie del Comune comportano un costante ricorso all’anticipazione di tesoreria e poiché il Comune deve sostenere costi per la fornitura di servizi raccolta e smaltimento dei rifiuti pari a circa due milioni di euro annui, è necessario procedere a stilare una lista di carico 2016 pari al 60% del totale da incassare per assicurare la disponibilità economica all’ente.
Praticamente il contribuente deve anticipare il pagamento del costo TARI altrimenti il Comune non sarebbe in grado di garantire il servizio. La verità è che si ha l’impressione che i gestori delle finanze comunali non sappiano più dove mettere le mani. La capacità di riscuotere i tributi da parte dell’Ente sembra ormai affidata solo al senso di responsabilità del singolo contribuente perché manca del tutto una efficace funzione di recupero crediti ed a pagare saranno sempre i soliti.
Un documento emesso alcune settimane fa dal responsabile finanziario del comune ha lanciato un grande allarme sulla possibilità che, senza gli opportuni rimedi, la situazione finanziaria del Comune potrebbe precipitare inevitabilmente e definitivamente.
La decisione della Giunta sulla TARSU la n.62 del 12 aprile scorso, purtroppo ci sembra andare proprio in questa direzione.
Severino Cipullo