Il famoso dizionario Treccani alla parola “Politica” riporta: “ La scienza e l’arte di governare, cioè la teoria e la pratica che hanno per oggetto la costituzione, l’organizzazione, l’amministrazione dello stato e la direzione della vita pubblica”. In Italia, quando si parla di politica si allude normalmente ad un campo in cui tutto è lecito pur di rimanere in sella, si allude ad un mare di chiacchiere senza fondamento. Un buon politico però, dovrebbe saper cogliere i momenti storici in cui le chiacchiere, l’apparenza, lasciano il posto alla sostanza. Questo è uno di quei momenti. In Italia passiamo le giornate a parlare dei colori delle regioni. Discutiamo di orari di bar, caffetterie, ristoranti. Decidiamo sulle fasce orarie delle celebrazioni eucaristiche. Dissertiamo su improbabili coprifuoco, su orari di ingresso nelle scuole, su numeri di passeggeri sui bus, persino sui componenti alle cene private, che sappiano nessuno al mondo controllerà. Eppure questo non è il problema. La soluzione è la vaccinazione anti.Covid-19. I Paesi che vaccineranno per primi la maggiore percentuale di popolazione usciranno prima dalla crisi economica e avranno maggiori opportunità sui mercati mondiali e maggiore possibilità di ripartire socialmente. È una corsa a chi arriva prima, e la corsa è già partita. L’Italia dal 27 dicembre prova a vaccinare 10 mila persone al giorno. Sono tanti? Assolutamente no. Sono pochissimi. In Italia ci sono 4 milioni di persone vulnerabili. 10 mila vaccini al giorno, per vaccinare 4 milioni di persone servono 400 giorni. Quindi, più di un anno per vaccinare le persone vulnerabili. Poi, in Italia ci sono 60 milioni di persone. Al ritmo di 10 mila vaccini al giorno, ci vorranno 6000 giorni per vaccinare tutti gli italiani. In altre parole, serviranno circa sedici anni per vaccinare la popolazione. Questo è inaccettabile. E in questo scenario, anziché definire un piano vaccinale serio la politica continua a nascondersi dietro lockdown, colori e contagi. Serve serietà. Gli italiani lo meritano. Ora è il tempo della Politica, quella vera, quella che come disse un vecchio saggio si basa sui numeri che fanno vedere chi governa e chi è un cialtrone.