In una sala stracolma di persone, viene inaugurata in piazza Municipio la sede del comitato "Un’Opportunità per Teano", un luogo per dialogare con il centro cittadino e con le frazioni, variamente definito un" laboratorio d’idee" e uno "sportello del cittadino".Un luogo che sarà caratterizzato, innanzitutto, dall’APERTURA A TUTTI "senza pregiudiziali e preclusione politica" in base al principio fondamentale dell’essere tutti uguali. Questa lista civica nasce dall’aggregazione di associazioni partitiche e non(Città Sottili, IDV, Teano Felix)che hanno idee diverse tenute insieme da principi comuni.
Secondo il Segretario, il dottor Eduardo Sacco, tra questi vi sono la TRASPARENZA nel comunicare e nel SENTIRSI CONTROLLATI dalla gente NEL PROPRIO OPERATO AMMINISTRATIVO che solo così può essere migliorato; la FATTIBILITA’ DELLE COSE che stravolga il sistema vigente delle premesse velleitarie; le PERSONE COMPETENTI che devono "limitare i limiti" delle proprie sfere d’azione; il "RAPPORTO IMMEDIATO CON LA GENTE" per un "AMMINISTRAZIONE PER LA GENTE". Segue l’intervento del vicepresidente, il dottore Maurizio Simone che, dopo una breve introduzione sull’origine del movimento che possa deviare decisamente dal "vicolo cieco che ha imboccato Teano", rivendica il RUOLO CENTRALE DELLA CULTURA E DELLA FORMAZIONE come è stato messo in luce proprio da questo comitato in un recente convegno sulla scuola in cui si è denunciato tutto il degrado di uno "status quo" in cui ha fatto comodo "mantenere varie frange della popolazione nell’ignoranza", mentre vi è stata soltanto una ricerca accanita dei "pacchetti di voto" tramite la schiavitù delle false promesse. Poi, il dott.Simone fa una carrellata delle problematiche non più rinviabili per la città, a partire da quello della SCUOLA MEDIA LAURENZA che sta vedendo rovinosamente scipparsi quella che doveva essere la sede futura ubicata sulla collina di S.Antonio che, invece, stando alle solite decisioni "calate dall’alto", sarà destinata a uffici le cui funzioni i nostri attuali amministratori non si preoccupano di precisare; passando per il problema dell’arsenico nel’acqua, alla "morte annunciata" dell’Ospedale,alla gestione delle piazze cittadine e delle aree verdi fino all’immondizia. Nell’affrontare tali questioni, bisogna mettere in preventivo la "situazione economica drammatica" per la quale si dovrà puntare al risparmio e, se possibile,a ottenere alcuni risultati a costo zero.
Per questo, la parola d’ordine è la PARTECIPAZIONE, la più ampia possibile e soprattutto dei giovani, oltre a quella, già ribadita della trasparenza da garantire attraverso un’ANAGRAFE DEGLI ELETTI, in cui s’intende dar conto ai cittadini di stipendi e attività finanziarie concernenti la persone. A questo punto, prende la parola il Presidente, l’ingegniere Nicola Di Benedetto, che incita tutti i CITTADINI a essere ARTEFICI DEL LORO FUTURO, ad abbandonare ogni "piccolo individualismo", ossia il "torpore in cui ci siamo rifugiati" in una sorta di autodifesa per dedicarci piuttosto all"AMORE PER LA COLLETTIVITA” e dell’interesse pubblico. Egli incita alla RESPONSABILITA’, rifiutando la logica divenuta atavica dell’affidare i propri problemi agli altri, soprattutto a coloro che da 40 anni occupano gli scranni comunali e ora parlano di un cambiamento di qualcosa che forse lui stesso ha provocato. Insomma, il loro tempo è scaduto.
S’invoca un RINNOVAMENTO REALE, "in primis" DI UOMINI, che non devono aver ricoperto già cariche elettive in città, oltre a quello DI PENSIERO, inteso come "modo diverso d’immaginare di fare le cose", incominciando dal"saper guardare i problemi" intorno, a testa alta, per poi proporre soluzioni costruttive ai problemi che vadano al di là della critica e del dissenso rimasti inascoltati e senza risposta da parte dei nostri amministratori che hanno pensato bene di reprimere col silenzio piuttosto che col sangue. Così, come ha sostenuto il dott. Sacco, bisogna mettere RADICI che si fondino su una consolidata conoscenza del territorio ed evadino "fuori dalle stanze del potere".
Naturalmente, in questa operazione di CONFRONTO ben radicato si dovrà stabilire una scala di PRIORITA’, di servizi minimi per soddisfare la cittadinanza,che "sono normali in un paese civile , ma qui sono diventati un problema", fermo restando la necessità di "CONTENUTI REALI DA REALIZZARE IN TEMPI CERTI CON CERTEZZA",secondo quanto ha detto l’ing.Di Benedetto. C’è la consapevolezza che tutto ciò richiede d’intraprendere una strada difficile che si muove DAL BASSO ed è basata sul coinvolgimento della diversità per non soggiacere al finto rinnovamento di "personaggi pseudocarismatici" ancora in circolazione. Una strada non impossibile che non indulge alla retorica "lacrime e sangue", ma solo alla "giusta ambizione", serietà e l’"ORGOGLIO DI FARE QUALCOSA PER LA COMUNITA’".
Per questa (forse) ultima opportunità di dimostrare il "CORAGGIO DI TENTARE IL CAMBIAMENTO", anche se si è detto ripetutamente che non vi sarà un "protagonista assoluto", ma una "squadra di lavoro", resta solo attendere il nome del candidato sindaco, se verrà scelto in maniera collegiale o attraverso delle primarie "ad hoc". Staremo a vedere…
Rosella Verdolotti