Vieni Natale, vieni. Ti aspettiamo. Siamo l’indifferenza, l’invidia, l’egoismo, la mediocrità culturale e morale. Siamo l’ipocrisia che ci fa giurare di essere più buoni mentre ci stiamo già augurando il male di chi invece dovremmo amare. Siamo la ferocia che arma la mano delle madri, la crudeltà del padre assassino o del marito violento.
Siamo il niente. Vieni Natale, raccontaci del bue e dell’asinello mentre il grosso omone in porpora rossa siede tra l’opulenza della mensa, i colori degli arazzi e gli ori degli ornamenti. Vieni Natale, siamo le menzogne che da tre anni ci rendono meschini e vigliacchi consentendo agli indiani di trattenere due nostri marinai, mentre altre migliaia di nostri giovani militari sono impegnati in varie parti del mondo per garantire la pace di altri popoli.
Sia tu il benvenuto Natale, siamo le migliaia di famiglie ridotte in povertà ( i cosi detti nuovi poveri ) per avere ingrassato gli speculatori senza nome, senza patria e senza dignità.
Vieni Natale, ci troverai vicino ai cassonetti dell’immondizia nel vano tentativo di trovare qualcosa che renda meno atroce i crampi della fame. Vieni Natale, siamo seduti fuori la nostra fabbrica al caldo di un fuoco ardente alimentato dalla nostra ira per un lavoro che ci è stato negato. Vieni Natale siamo quel milione di giovani cui qualcuno fa intravedere la fine del tunnel che porta al lavoro ma, nessuno gli dice dove e quando finisce il tunnel.
Guardami Natale, solo Loris, il bambino di otto anni forse soffocato proprio da chi mi ha dato il primo respiro.
Vieni Natale, sono Francesco, figlio di una coppia separata, non so se quando arriverai sarò stato assegnato a mamma o a papà, non so se sarò riconsegnato a mezzanotte o il giorno dopo.
Osserva bene Natale, sono il bambino mai nato che pur di nascere si sarebbe adattato anche in una grotta, con il bue e l’asinello.
Vieni Natale, ma non attraversare le nostre coste, potresti trovare migliaia di carcasse di nostri fratelli morti mentre sognavano una nuova vita.
Vieni Natale ma non per festeggiare, vieni a ripulire la nostra vita sociale, ridacci le speranze perdute, la dignità all’essere umano, che tu sia una speranza per gli umili ed un monito per gli arroganti e gli ingordi.
Aiutaci a ritrovare lo spirito di una volta, restituisci i sogni ai nostri figli e nipoti, la gioia di meravigliarsi davanti alle luci, ai pastori, alla neve, ai Re Magi, al bue, all’asinello ed al Bambin Gesù.
I miei più sinceri auguri di un Felice e sereno Natale a voi tutti ed alle vostre famiglie.
Antonio Guttoriello