Il parroco di S.Antonio Abate, il giovane sacerdote don Luigi Migliozzi ha portato un vento nuovo nel quartiere del Borgo che in effetti raccoglie come parrocchia le chiese dei SS.Cosma e Damiano, S.Maria la Libera ed appunto S.Antuono Abate.
Non vogliamo attribuire meriti a sproposito ma certamente quest’anno attorno al fuoco di S.Antuono c’era tanta gente quanta non se ne vedeva da anni. Il merito è stato, per quanto riguarda i festeggiamenti, certamente del comitato che, con dedizione ha raccolto le risorse necessarie per garantire un minimo in termini di luminarie e musica, ma poi gran parte di merito va riservato al nostro concittadino Enzo Ferraro da decenni residente a Torino ma sembra che non sia mai andato via perché, quando meno te lo aspetti ti propone un avvenimento, un artista e lui stesso, grande interprete melodico della canzone napoletana, allieta i presenti con alcune note melodie tratte appunto dalla tradizione melodica napoletana.
Non dimentichiamo il parroco don Luigi che, come abbiamo detto in premessa, riesce a coinvolgere con la foga e vocazione giovanile, anche i più scettici. Ci raccontava infatti con giustificato orgoglio della numerosa partecipazione di animali alla tradizionale processione cui ha fatto seguito la prevista benedizione questa volta direttamente dal nostro vescovo Mons. Arturo Aiello che aveva officiato precedentemente la Santa Messa del mattino.
La sera di Sabato 22 gennaio , dopo la Santa Messa officiata dal parroco Don Luigi, alle ore 17,30 ha avuto inizio, sempre all’interno della chiesa adattata per l’occasione a piccolo teatro musicale, il previsto concerto del tenore Joachin proveniente da Torino. L’introduzione è stata affidata all’assessore al turismo prof,ssa Gemma Tizzano che ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale, poi è toccato ad Enzo Ferraro vero promotore dell’evento, il quale ha prima salutato i presenti con il solito garbo e poi ha rotto il ghiaccio interpretando due belle canzoni napoletane di cui una “o surdato nammurat” accompagnato da un coro di eccezione, tutto il pubblico presente. Il Tenore Joaquin si è impadronito subito della scena raccogliendo grandi ovazioni al termine di ogni sua interpretazione. Tutti i pezzi del repertorio sono stati eseguiti senza amplificazione, a voce viva, con l’ausilio di basi musicali sapientemente gestite dall’esperto Pierluigi Nocera, e questo è stato molto apprezzato dai presenti. La sua calda voce tenorile accompagnata ad un modo di mantenere la scena abbastanza accattivante ha presto stabilito una grande empatia con i presenti con i quali spesso scambiava osservazioni e commenti assolutamente in tema. Molto applauditi tutti i pezzi del repertorio molti dei quali anch’essi tratti dalla canzone classica napoletana : Tu can un chiagne, Funiculì funiculà, O sole mio, Chist è o paese do mare, Caruso, Nessun dorma e l’Ave Maria.
Noi abbiamo assistito alla messa serale, comprato e poi mangiato un buon panino con porchetta e melanzane sott’olio, riscaldati al fuoco di S.Antuono, ascoltato un bel concerto, di tutto questo riteniamo doveroso farne un unico grande ringraziamento agli organizzatori, a don Luigi, al Tenore Joaquin e consorte, all’amico Enzo e consorte riconoscendo a quest’ultimo il grande amore che riserva alla sua città di origine, è un amore viscerale che si traduce, quando può, in atti di grande disponibilità ed impegno personale.
Se qualcuno ci avesse chiesto “cosa vuoi di più? noi avremmo risposto “ci basta partecipare alla festa di S.Antuono”.
Antonio Guttoriello