È passato un anno da quando sono stato chiamato alla guida del Messaggio.
È stata una sfida. Entusiasmante e complicata. Vissuta tra lo scetticismo e la diffidenza da parte di tanti ma credo che grazie ai preziosi collaboratori di questo giornale abbiamo dimostrato, tranne a qualche irriducibile che il giornale ha sempre lo stesso scopo. Abbiamo pubblicato attacchi e critiche al sottoscritto, ai membri stessi della redazione e anche all’Amministrazione di cui faccio parte. Abbiamo dovuto accettare un’avventura estremamente complicata, soprattutto per me, che mi sono ritrovato, improvvisamente, catapultato nel ruolo di direttore di un giornale senza poter avere i consigli del direttore Guttoriello.
Errori ne abbiamo fatti e ne faremo ancora ma da quegli errori cercheremo di apprendere, cercheremo di continuare a tenere in vita il giornale di Teano: il Messaggio!
Critiche ne ho dovute ingoiare a iosa, dalla “mancanza di una direzione forte”, a un “direttore muto”, dai complimenti quali “pupazzo”, “servo del padrone” a “sleale” perché, alcuni, mi accusano di dare le imbeccate, altri di scrivere gli articoli di tutti i collaboratori del Messaggio, da quelli del dottor Claudio Gliottone a quelli di Carlo Barra, per finire a quelli di Massimiliano Stefàno a quelli di Sara Finocchi fino a quelli di Pasqualino Tammaro. e tanti e tanti altri complimenti…ma lo capisco, capisco per quanto io mi sia imposto il silenzio, per quanto io non scriva, per quanto io non apporti correzioni agli articoli che mi vengono inviati, per quanto io pubblichi anche articoli contro di me, per quanto, a volte, non li condivida neppure, io resto una specie di piovra che scrive al posto di tutti, che dà informazioni e notizie che non dovrebbe dare, io resto in pieno conflitto d’interesse.
E allora a Claudio Gliottone e a Carlo Barra do io le imbeccate, a Massimiliano e agli altri, scrivo io gli articoli. Certo capisco le ragioni per cui si pensano queste cose. Ho ben vivo il ricordo di quando con il dottore Gliottone, visto che siamo coetanei, eravamo compagni di banco al liceo e gli passavo i temi di italiano e le versioni di greco e latino, in quelli di Casafredda; quando ero il maestro di Lettere Antiche e Moderne di Carlo alle elementari…e gli altri? E beh, gli altri non hanno fatto neppure le elementari come potrebbero mai scrivere? E allora ci sta che un casafreddese come me scriva per tutti e al posto di tutti. Ci sta che si veda il marcio dove non c’è. Ci sta in una città dove, sui social, la moglie difende il marito, la madre il figlio, la cognata il cognato, la suocera il genero, dicevo, ci sta che non possa essere possibile che ci sia un fesso che non solo non difenda gli altri, perché da un così alto valore alla comunicazione, ma neppure se stesso. Ci sta che è strano che una persona sia in grado di dividere completamente i due ruoli che riveste e che si sia dato come solo scopo l’esclusivo interesse della Città.
La comunicazione serve a tutti. Soprattutto alla crescita sociale di una città. Ed in tutto questo bailamme di facce toste, dove nessuno si vergogna di difendere un proprio congiunto, come potrebbe esserci uno così fesso da non farlo e vuoi vedere che quel fesso sia proprio l’attuale direttore del Messaggio e nel contempo il Vice Sindaco di Teano. Ma in fin dei conti i ruoli che mi sono trovato ad occupare sono entrambi ruoli di servizio alla città ed io resto al servizio di tutti, sia amici che avversari, in entrambi i ruoli, h24, ricordando, prima di tutto a me stesso, che le informazioni di cui è in possesso il vice sindaco sono ignote al direttore.
I miei collaboratori possono testimoniare che non ho mai scritto o corretto un articolo al posto loro, che non ho mai dato a nessuno un’imbeccata e per i più dubbiosi faccio presente che tante volte, troppe volte, il Messaggio è stato l’ultimo ad arrivare alle notizie che riguardavano il Comune.
Mentre scrivo questo pezzo non so e non posso esimermi dal rivolgere un pensiero e un saluto a tutte quelle persone che, in questo anno appena terminato, ci hanno lasciato, madri e padri, professori e professoresse e tutti gli altri.
Allo stesso modo in cui non posso non rivolgere un saluto affettuoso al nostro direttore Antonio Guttoriello.
Approfitto delle occasione per ringraziare, prima di tutto, tutti i collaboratori del giornale, che hanno prestato e prestano la loro opera gratuitamente, quelli che ci hanno accompagnato solo per un breve periodo, quelli che hanno deciso di lasciarci durante il tragitto (spero che possano ritornare) e soprattutto quelli che mi aiutano ancora a tenere in vita il giornale di Teano.
Grazie a Claudio Gliottone, a Giulio De Monaco, a Carlo Barra, a Massimiliano Stefàno (che per me resta prezioso e insostituibile), a Sara Finocchi, a Maria Flora Grossi e a tutti gli altri che ci hanno voluto onorare scrivendo sul nostro giornale. Grazie anche a chi, amici o avversari, hanno scelto di far sentire la loro voce attraverso altre testate giornalistiche; grazie a quegli amministratori che hanno voluto far sentire la loro voce attraverso il nostro giornale e anche a quelli che non lo hanno voluto fare.
Grazie a tutti coloro che hanno voluto onorare il nostro giornale con un mi piace o un commento. Grazie a tutti coloro che inviano articoli al giornale rivolgendosi a questo o quello dimenticando o facendo finta di dimenticare che l’unico che decide la pubblicazione di un pezzo sono io e soltanto io e nel momento in cui ciò non dovesse verificarsi sarebbe tempo di trovare un nuovo direttore.
Grazie a tutti i lettori del nostro giornale.
Quello che posso garantire ad ognuno di loro è che il Messaggio continuerà ad esistere. Magari con un altro direttore, con altri collaboratori, ma continuerà perché questa era la volontà dello scomparso dottore Guttoriello.
È in questo modo che intendo porgere gli auguri a tutti quelli che ci accompagnano in questo meraviglioso viaggio che è la vita.
Auguro a tutti un felice e prospero nuovo anno e lo faccio da cittadino, da direttore e da vice sindaco.
Buon Anno a tutti
Sandro Pinelli