Caro Direttore,
credo sia il caso, e te lo chiedo apertamente, di pubblicare il bellissimo discorso pronunciato qualche settimana fa alle “Giornate Mondiali della Gioventù” da Papa Francesco. Non so se letto, ma non credo, o detto a braccio, spopola già da tempo sui network. È un insieme di riflessioni pacate e delicate, di inviti alla introspezione cognitiva e costruttiva, di perseguibili auspici; il tutto pervaso da infinita dolcezza, di quella che nasce dalla profonda conoscenza dei problemi umani e dalla serena speranza che possano prima o poi essere risolti: cristianamente, ma anche solo umanamente.
“Puoi avere difetti, essere ansioso e perfino essere arrabbiato, ma non dimenticare che la tua vita è la più grande impresa del mondo. Solo tu puoi impedirne il fallimento. Molti ti apprezzano, ti ammirano e ti amano.
Ricorda che essere felici non è avere un cielo senza tempesta, una strada senza incidenti, un lavoro senza fatica, relazioni senza delusioni
Essere felici è smettere di sentirsi vittima e diventare autore del proprio destino. È attraversare i deserti, ma essere in grado di trovare un’oasi nel profondo dell’anima. È ringraziare Iddio ogni mattina per il miracolo della vita. È baciare i tuoi figli, coccolare i tuoi genitori, vivere momenti poetici con gli amici, anche quando ci feriscono.
Essere felici è lasciare vivere la creatura che vive in ognuno di noi, libera, gioiosa e semplice. È avere la maturità di dire “Ho fatto degli errori”.
È avere il coraggio di dire “mi dispiace”.
È avere la sensibilità di dire “ho bisogno di te”
È avere la capacità di dire “ti amo”.
Possa la tua vita diventare un giardino di opportunità per la felicità…che in primavera possa essere un amante della gioia ed in inverno un amante della saggezza.
E quando commetti un errore ricomincia da capo. Perché solo allora sarai innamorato della vita.
Scoprirai che essere felice non è avere una vita perfetta.
Usa le lacrime per irrigare la tolleranza; usa le tue sconfitte per addestrare la pazienza,
Usa i tuoi errori con la serenità dello scultore,
Usa il dolore per intonare il piacere,
Usa gli ostacoli per aprire le finestre dell’intelligenza.
Non mollare mai…
Soprattutto non mollare mai le persone che ti amano.
Non rinunciare mai alla felicità, perché la vita è uno spettacolo incredibile”.
Parole di una semplicità eccezionale, ma pesanti come un masso.
Claudio Gliottone